Che cos'è il Supply Chain Management? 

Con Supply Chain Management (SCM) si fa riferimento alle attività di coordinamento che servono a ottimizzare e gestire tutte le fasi da cui è composta la catena di approvvigionamento: pianificazione, sviluppo, produzione e distribuzione di un prodotto o di un servizio. I processi necessari per trasformare le materie prime in prodotto finito e la distribuzione della merce rientrano in questo ambito. La gestione end-to-end della supply chain, quindi, comprende la pianificazione della domanda e dell'offerta, l'approvvigionamento e la fornitura, lo sviluppo del prodotto, la produzione, la gestione della logistica, la gestione dell'inventario, le vendite e le operations. Il supply chain management assicura che le materie prime, i prodotti in corso di lavorazione e i prodotti finiti passino dall'ideazione alla produzione al consumatore nel modo più efficiente possibile. 

Perché la gestione della supply chain è fondamentale?  

La padronanza della gestione della supply chain offre alle organizzazioni l'opportunità di migliorare i margini, l'efficienza e la sostenibilità. Un processo di approvvigionamento di prim'ordine è in grado di:  

- Migliorare la redditività 

I processi di gestione della supply chain aiutano le aziende a far coincidere l'offerta con la domanda. L'allineamento della domanda e dell'offerta riduce la possibilità di scorte o inventari in eccesso, diminuisce lo spreco di materiali e abbassa i costi di produzione. Quando i piani non sono esatti, i costi aumentano e la redditività diminuisce: un demand planning che sottovaluta la richiesta del mercato può provocare stock out e carenze di scorte, che richiedono di organizzare approvvigionamenti non pianificati e/o cambi urgenti, inaspettati e costosi. Anche nei casi in cui la previsione della domanda è gonfiata, i costi aumentano a causa dell'eccesso di scorte e dei tassi di rotazione più bassi, intaccando i profitti.    

- Aumentare l’efficienza e la resilienza delle Operations 

Le catene di approvvigionamento, soprattutto quelle globali, sono fragili. Eventi politici, sociali, economici o ambientali a livello regionale possono bloccare completamente le supply chain, causando notevoli interruzioni operative. Ma anche eventi di piccola portata come un fornitore che dichiara fallimento, una spedizione in ritardo o mancante, le fluttuazioni stagionali della domanda o un cambiamento nei gusti e nelle preferenze dei consumatori possono avere un impatto. Aumentare l’efficienza e la resilienza delle Operations per reagire rapidamente alle interruzioni è uno dei compiti del Supply Chain Manager.   

- Essere sostenibile 

La spinta verso l'ESG ha posto una lente d'ingrandimento sull'etica della supply chain. Le catene di approvvigionamento coinvolgono la produzione, la fornitura e la forza lavoro globale, che hanno intrinsecamente effetti ambientali e sociali. I processi di supply chain management possono aiutare le organizzazioni a garantire che la scelta dei fornitori, l'approvvigionamento delle materie prime e il coinvolgimento dei lavoratori avvengano in modo etico e sostenibile.   

La supply chain è composta da molti elementi in continuo movimento. Senza una strategia di gestione coesiva, le diverse parti della catena operano in modo isolato rischiando di trovarsi a fronteggiare una domanda imprevista, un'offerta non allineata, una minore resilienza, tempi di risposta più lenti e costi più elevati.   

In sintesi, il Supply Chain Management può: 

  • Migliorare la qualità dei prodotti e ridurre il ritiro della merce 
  • Garantire la soddisfazione dei clienti 
  • Far coincidere domanda e offerta per ridurre le scorte in eccesso 
  • Ottimizzare le prestazioni aziendali 
  • Rendere le attività operative più efficienti e resilienti 
  • Ridurre gli scarti di produzione
  • Eliminare i costi superflui e aumentare i margini di profitto
  • Identificare i rischi e le opportunità ESG per migliorare la sostenibilità 

In cosa consiste, quindi, il processo di Supply Chain Management? 

La somma delle attività e dei processi di approvvigionamento, produzione e distribuzione che coinvolge fabbrica, fornitori, operatori logistici, punti vendita e clienti. 

Il processo di Supply Chain Management (SCM) è la somma di attività e processi di pianificazione, approvvigionamento, produzione, gestione logistica e gestione dei resi. Vediamo nel dettaglio queste 5 principali attività: 

1. Pianificazione 

La gestione della supply chain inizia con una pianificazione esaustiva di ogni anello della catena. I responsabili della supply chain devono analizzare il mercato di un prodotto e comprendere la domanda per prendere decisioni fondamentali sulla pianificazione dell’approvvigionamento.   

Una supply chain ben pianificata aiuta a ridurre i costi, a migliorare l'efficienza e a ottimizzare i margini. La mancanza di un’accurata pianificazione può provocare un eccesso di scorte, stock out, carenze di magazzino, mancati ordini dei clienti, approvvigionamenti, produzione e logistica non programmati e frequenti cambi di produzione, tutti fattori che aumentano i costi e intaccano i margini.   
Quanti e quali sono i piani per la supply chain?  Ecco tutti i piani necessari per creare una catena di approvvigionamento resiliente e scorrevole.  

Demand Planning: Pianificazione della domanda

La pianificazione della domanda è il processo di anticipazione della domanda di un prodotto o di un servizio per:  

  • Soddisfare la domanda dei clienti 
  • Determinare i requisiti di inventario 
  • Evitare le interruzioni della catena di fornitura

La pianificazione della domanda (demand planning) comporta la creazione di una previsione della domanda basata su varie metriche. I piani della domanda includono l’analisi delle informazioni interne come i dati storici sulle vendite, sulle scorte e sulla stagionalità, in genere utilizzando l’analisi predittiva (intelligenza artificiale – AI – e apprendimento automatico – ML -) e i feedback degli addetti ai lavori interni all’azienda, che saranno chiamati a valutare il piano della domanda e a fornire un feedback basato su eventuali anomalie e osservazioni sul campo.   
Una volta creata la previsione della domanda, questa diventa un documento fondamentale per i piani di vendita, di approvvigionamento e operativi. I pianificatori della supply chain basano le loro decisioni sul demand planning, compresa la quantità di materiali da acquistare e la quantità di prodotto da produrre per soddisfare la domanda. 
 

Supply Chain Planning 

Una volta approvato il piano della domanda, i pianificatori possono dedicarsi al piano degli approvvigionamenti. Il supply planning determina le scorte necessarie per soddisfare gli obiettivi della previsione della domanda. L’obiettivo del supply chain planning è, infatti, bilanciare l’offerta con la domanda per ottenere la redditività ottimale.   
La pianificazione degli approvvigionamenti valuta: 

  • Ordini dei clienti: quali ordini sono aperti, pianificati e previsti?  
  • Inventario disponibile: quali scorte sono già state prodotte e sono attualmente disponibili?  
  • Tempi di consegna: quanto tempo occorre per creare e consegnare un prodotto?  
  • Ordine minimo: qual è la quantità minima di prodotti che si è disposti a vendere? 
  • Scorte di sicurezza: quante scorte sono necessarie per proteggersi da errori di previsione e fluttuazioni della domanda o dell’offerta? 
  • Livellamento della produzione: qual è il tasso di produzione ottimale per volume, mix di prodotti o tipo di prodotto, per produrre in modo coerente e prevedibile i prodotti in base alle fluttuazioni della domanda e dell’offerta? 
Production Planning

La pianificazione della produzione è il piano che definisce le modalità di creazione di un prodotto. Esistono molti tipi di piani di produzione, tra cui: 
Capacity Planning: il Capacity Planning è un processo di pianificazione continua determina la capacità di un'organizzazione di soddisfare le variazioni della domanda e dell'offerta. 
Master Production Schedule (MPS): pianificazione della produzione di prodotti in un determinato periodo di tempo. 
Materials requirements planning (MRP): l'MRP stabilisce i fabbisogni di materie prime, determina i livelli minimi di materiali e prodotti e pianifica le attività di produzione e di acquisto per minimizzare i costi. 

Inventory Planning 

La pianificazione delle scorte determina l'equilibrio ottimale tra quantità, tempi e distribuzione di un prodotto. L'obiettivo è allineare le scorte disponibili con le vendite e la capacità produttiva. Il piano di inventario aiuta le aziende ad acquistare la giusta quantità di scorte e a determinare quando riordinarle. 
L’Inventory Planning comprende:  

  • Gestione delle scorte cicliche 
  • Gestione delle scorte stagionali 
  • Gestione delle scorte di sicurezza
Pianificazione delle vendite e delle attività operative (S&OP) 

La pianificazione del S&OP è un processo interfunzionale che riunisce le vendite, il reparto Finance, il marketing e il resto della catena di fornitura, compresi la domanda, l'approvvigionamento, la fabbricazione, la produzione e l'inventario in un unico piano integrato. Il S&OP è responsabile della determinazione dei livelli di personale, della valutazione dei territori di vendita e della pianificazione delle risorse, infatti, il S&OP prevede la collaborazione tra marketing, acquisti, produzione, trasporti e finance. Come tutti gli altri piani della supply chain, l'obiettivo del S&OP è far coincidere domanda e offerta, migliorare l'efficienza e ampliare i margini di profitto riunendo la pianificazione delle vendite e la pianificazione operativa. 

La soluzione di predictive planning CCH® Tagetik Supply Chain Planning, basata su un motore AI, collega il planning della domanda, dell'offerta, della produzione, delle vendite e delle operations (S&OP), offrendo alla tua azienda una visione a 360° sull'intera catena di approvvigionamento. 

2. Sourcing 

Il sourcing è un processo di acquisizione in cui i pianificatori identificano, esaminano e gestiscono le relazioni con i fornitori. I fornitori sono quelle aziende a cui i pianificatori ricorrono per procurarsi i beni, i materiali o i servizi necessari alla gestione dell'azienda.  
Una volta individuati i fornitori, i pianificatori devono stabilire i processi per monitorarne e gestirne le relazioni: ordini, ricevimento, inventario e l’autorizzazione ai i pagamenti. Se ben eseguito, il sourcing stabilisce una fornitura costante, in modo che i materiali siano sempre disponibili in magazzino.

L'approvvigionamento comporta: 

- Valutazione dei fornitori, l'importanza di scegliere e valutare i fornitori non può essere sottovalutata. I fornitori possono influenzare gli obiettivi di produzione, inventario e vendita. 
- Costi, i responsabili della catena di approvvigionamento devono bilanciare prezzi, unità e volumi ottimali nelle negoziazioni con i fornitori.  
- Mantenere le relazioni con i fornitori, Cura dei rapporti con i fornitori, una catena di approvvigionamento è forte quanto le sue relazioni. Costruire relazioni a lungo termine con i fornitori è fondamentale per stabilire la fiducia, soprattutto se emergessero dei problemi. 
- Gestione delle scorte, l'inserimento degli ordini e la gestione dell'inventario sono operazioni delicate e fondamentali per rispettare le tempistiche di produzione e le esigenze di magazzino. Pagamenti dei fornitori: uno dei modi migliori per mantenere rapporti di lunga durata con i fornitori è pagarli in modo equo e puntuale. 

3. Produzione

La produzione è il processo di trasformazione delle materie prime in prodotti finiti. Comprende tutte le attività necessarie per acquisire le materie prime, fabbricare il prodotto, garantirne la qualità e imballarlo per la spedizione. La produzione comporta l'attento coordinamento di: 

- Ottenimento della merce, i produttori collaborano con i fornitori per spostare le materie prime nei magazzini o nelle fabbriche per generare il prodotto finale. 
- Manodopera e attrezzature, per creare il prodotto, è necessaria una combinazione di lavoratori e macchinari per mettere insieme i pezzi. Gli ingegneri e i progettisti di prodotti devono sviluppare i processi e le linee di montaggio necessarie per l’assemblaggio. I produttori hanno anche la responsabilità di garantire condizioni di lavoro sicure ed eque alla loro forza lavoro. 
- Produzione, la produzione si riferisce all'effettivo processo di trasformazione della materia prima in prodotto finito. La produzione comprende gli stabilimenti dove vengono creati i prodotti e i magazzini dove si svolgono le attività di supporto. 

4. Gestione logistica 

Il trasporto di materie prime e merci dal punto A al punto B è una delle principali sfide della gestione della supply chain. Spesso le spedizioni richiedono una gestione speciale e occorre fare delle considerazioni accurate per bilanciare i metodi di spedizione, la velocità, i costi e le unità. Le tipologie più diffuse sono trasporto stradale, ferroviario, aereo e marittimo. Il trasporto marittimo è di solito il più conveniente e può trasportare, lentamente, carichi di grandi dimensioni. L'aereo è il mezzo più costoso e meno capace di gestire i volumi, ma è il metodo di trasporto più veloce. 

5. Gestione dei resi 

La gestione dei resi è nota anche come logistica inversa (reverse logistics) e si riferisce alla gestione dei resi dei clienti verso l’azienda. La gestione dei resi considera l'impatto di magazzino, stoccaggio, inventario, deprezzamento dei beni, sprechi e profitti quando i prodotti vengono restituiti. Nella gestione del processo di reso c’è da prendere in considerazione la possibilità che l'articolo non rientri immediatamente nel ciclo di vendita. La gestione dei resi richiede processi aggiuntivi per il controllo qualità, la contabilità, la logistica delle consegne e la gestione delle scorte. 
 

Tipologie dei modelli di supply chain  

Esistono sei modelli principali di supply chain utilizzati per guidare la gestione della catena di approvvigionamento:  

- Supply chain a Flusso Continuo (Continuous Flow) 

Il modello Continuous Flow assicura un flusso costante e continuo di merci. Questo modello di supply chain è più adatto alle aziende con settori, produttori e acquirenti molto stabili. In altre parole, le aziende producono un insieme uniforme di beni con una domanda costante.  

- Supply Chain a Catena Veloce (Fast Chain) 

La catena veloce è più adatta alle aziende con prodotti che hanno cicli di vita brevi. È comunemente utilizzata nel settore della moda. 

- Supply Chain a Catena Efficiente (Efficient Chain) 

Come suggerisce il nome, il modello di catena efficiente è destinato alle aziende che cercano di produrre beni in modo efficiente. Si basa sulle previsioni di produzione per conoscere con precisione il fabbisogno di manodopera, macchinari e materie prime. Sebbene sia positivo per i profitti se tutto va secondo i piani, la catena efficiente è più vulnerabile alle interruzioni rispetto ad altri modelli. Una carenza di manodopera o di materie prime potrebbe causare ritardi e aggiungere ulteriori costi. 

- Agile 

Il modello agile è adottato soprattutto dalle organizzazioni che si occupano di articoli speciali, che richiedono specifiche considerazioni sulla consegna e devono essere gestiti con cura. Questo modello non funziona bene con volumi elevati perché ha una soglia di redditività dovuta ai costi di spedizione. 

- Configurato su misura 

Questo modello unisce i metodi agile e a flusso continuo. Le aziende utilizzano questo modello per gestire i prodotti che richiedono una personalizzazione extra durante l'assemblaggio e la produzione. È tipicamente utilizzato per i prototipi e la produzione di piccoli lotti. 

- Flessibile 

Il modello flessibile è più adatto alle aziende con picchi stagionali e periodi di bassa domanda. 

Le best practice di gestione della supply chain 

Non tutte le catene di approvvigionamento sono uguali, ma ci sono diverse best practice da adottare per costruire resilienza ed efficienza nelle operations. 
 

- Allinea le funzioni di pianificazione della supply chain 

Tutta la pianificazione è intrinsecamente interconnessa. La domanda influisce sull'offerta, l'offerta influisce sulla produzione, la produzione influisce sulle scorte, l'inventario influisce sulle operazioni e così via. Un cambiamento effettuato in un piano ha impatto diretto su tutti gli altri. Pertanto, una verità unica e centrale per tutti i piani della supply chain è fondamentale per l’allineamento delle pianificazioni di settore e per creare reattività durante eventi dirompenti. 

- Utilizza l'automazione della pianificazione per combattere le interruzioni 

Che si tratti di un problema di approvvigionamento, di un ritardo nella spedizione o di una carenza di manodopera, gli effetti di un'interruzione della supply chain si ripercuotono su ogni piano successivo. L'automazione della pianificazione, come gli scenari "what-if", le simulazioni e le previsioni predittive, possono aiutare a rispondere tempestivamente ai cambiamenti. 

- Costruisci solide partnership con i fornitori 

Costruire relazioni solide con i fornitori può far risparmiare spese e frustrazioni: ottime relazioni professionali pagano in termini di trasparenza e servizio al cliente. Naturalmente, ci vogliono due persone per costruire relazioni forti. Gli acquirenti dovrebbero sforzarsi di pagare i fornitori in tempo e lavorare con loro per stabilire tempistiche praticabili per la disponibilità del materiale. Al contrario, i fornitori dovrebbero costantemente rispettare i tempi di consegna e sviluppare chiare linee di comunicazione con gli acquirenti. Questa relazione dipende dalla risoluzione dei problemi e dalla trasparenza da entrambe le parti. 

- Collega i piani della supply chain ai risultati finanziari 

Ogni decisione relativa alla supply chain ha implicazioni finanziarie. La visibilità delle ramificazioni finanziarie collegate alle attività operative e ai cambiamenti della supply chain è fondamentale per costruire un processo di gestione della catena di approvvigionamento che sia resiliente e reattivo al cambiamento. 

- Previsioni precise 

Una domanda imprecisa porta a difficoltà nel prevedere i COG o nel raggiungere gli obiettivi di fatturato. La pianificazione di precisione utilizza l'intelligenza artificiale, l'analisi predittiva e l'apprendimento automatico per collegare i punti tra le informazioni attuali e quelle storiche e prevedere l'andamento della domanda in modo più accurato. Previsioni precise riducono il divario tra i piani e i dati effettivi, in modo da poter contare su risultati in linea con le operazioni. 

- Volume degli acquisti 

È possibile combattere le carenze e le interruzioni di fornitura acquistando in quantità elevate. In questo modo si ha la certezza di avere i materiali a portata di mano e si può anche beneficiare di sconti sui volumi, con conseguente riduzione dei costi. È possibile impostare gli ordini a volume tramite ordini globali o ordini permanenti: gli ordini globali stabiliscono un prezzo e una quantità di materiali necessari nell'arco di un anno e vengono consegnati secondo le necessità, mentre gli ordini permanenti sono quantità predeterminate consegnate in date prestabilite. 

- Tieni traccia delle metriche in tempo reale 

Tenere d'occhio le metriche dedicate può migliorare l'efficienza della supply chain: tasso di ordini perfetti (percentuale di ordini privi di errori), costi di magazzino (i costi delle operazioni di magazzino, inclusi manodopera, affitto, utenze, attrezzature, scaffalature, scaffali per pallet, macchinari e tecnologia), rapporto magazzino/vendite (inventario in vendita rispetto a quanto viene venduto), velocità dell'inventario (previsioni di inventario da vendere) e tempo di ciclo della supply chain (efficienza complessiva della catena di approvvigionamento). 

- Visibilità della catena di approvvigionamento 

Con così tante parti in movimento, è facile che gli anelli della catena operino in modo isolato l'uno dall'altro e che si verifichino inefficienze e costi non preventivati. Una comunicazione centralizzata, aggiornamenti tempestivi, monitoraggio dei KPI in tempo reale e prestazioni ottimali manterranno la supply chain senza intoppi. 

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Soluzioni
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