Pianificare la transizione climatica: come fissare e raggiungere i sustainability goals
La tua azienda fa parte delle organizzazioni che stanno ponendo sempre più attenzione ai propri impegni climatici? Nonostante i titoli dei giornali suggeriscano che le aziende siano incerte sui loro climate goals, il Report State of Decarbonization 2025 di PwC ha rilevato che l'84% delle organizzazioni sta mantenendo i propri impegni e il 37% li sta aumentando.
Le aziende sanno che una cosa è fissare i propri sustainability goals, un'altra è raggiungerli. Quindi, per essere sicure di mantenere le proprie promesse devono pianificare la transizione climatica.
I piani di transizione climatica, infatti, offrono alle aziende una visione chiara degli obiettivi di sostenibilità raggiungibili, delineando percorsi, fattibili dal punto di vista operativo e finanziario, e attraenti per gli investitori.
Nella definizione del processo per la creazione di piani di transizione climatica le organizzazioni, però, devono superare alcune sfide, tra cui lacune nei dati, modellizzazione di scenari e vincoli di bilancio.
Insieme vedremo:
- Le basi del climate transition planning
- I vantaggi del climate transition planning
- Competenze necessarie per creare piani di transizione climatica
- Le sfide del sustainability planning da superare
Le basi della climate transition planning
I piani di transizione climatica sono guide dettagliate che aiutano le aziende a raggiungere i climate goals che si sono prefissate per contribuire all'economia a basse carbon emissions. Questi piani traducono i climate goals in strategie, fornendo una risposta dettagliata alla domanda: “Come posso realizzare i miei obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio?”
Per il pubblico, i piani di transizione climatica dimostrano agli investitori, ai fornitori, ai clienti e alle parti interessate che l'organizzazione è impegnata a raggiungere i climate goals e rimane rilevante e redditizia in un'economia a zero carbon emissions. In altre parole, sono la prova che un'azienda sta lavorando attivamente per raggiungere gli obiettivi climatici.
All'interno di un'azienda, i piani di transizione climatica rafforzano la resilienza aziendale fornendo all'azienda una tabella di marcia verso i propri climate goals. Creando piani d'azione dettagliati, i piani di transizione climatica rendono realizzabili obiettivi ambiziosi e di alto livello, fornendo tappe intermedie che guidano l’azienda verso traguardi climatici più ampi.
Ecco le basi dei piani di transizione climatica:
Obiettivo | I piani di transizione climatica rappresentano una strategia aziendale olistica e di alto livello, che definisce come l’impresa intende trasformare il proprio modello di business per ridurre l’impatto sul cambiamento climatico. L’obiettivo finale è tracciare un percorso che consenta all’azienda di contribuire al raggiungimento del traguardo di limitare il riscaldamento globale a 1,5°C entro il 2050. |
Obiettivi climatici | I piani di transizione climatica possono definire obiettivi per diverse azioni legate al clima, dalla transizione verso l’energia rinnovabile alla tutela della biodiversità e alla gestione delle risorse idriche, con un forte accento sulla riduzione delle emissioni Scope 1, 2 e 3. |
Tempistiche | Questi piani prevedono una pianificazione a breve, medio e lungo termine, che si estende su decenni e include sia obiettivi finali (es. neutralità carbonica entro il 2050) sia traguardi intermedi (es. riduzione delle emissioni del 35% entro il 2030). |
Ambito di applicazione | I piani delineano obiettivi di sostenibilità chiari e misurabili per KPI che includono le emissioni di carbonio, i rischi climatici, l’economia circolare e il mantenimento o miglioramento della solidità finanziaria dell’azienda durante la transizione climatica. |
Utilizzo | I piani di transizione climatica forniscono una roadmap strategica per integrare gli impegni climatici nelle attività aziendali, includendo obiettivi concreti, tempistiche e percorsi per investimenti tecnologici, strategie di transizione e compensazione delle emissioni. |
Componenti principali |
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I vantaggi del climate transition planning
Il 2024 è stato confermato come l'anno più caldo mai registrato e il primo anno solare in cui la temperatura media globale ha superato di 1,5 °C il livello preindustriale. I disastri ambientali che si sono verificati hanno reso chiaro alle aziende che nessuna Paese è immune. Per molti, le conseguenze del cambiamento climatico si stanno avvicinando sempre più e l'urgenza di perseguire obiettivi di net zero si sta intensificando.
Ecco come i piani di transizione climatica aiutano le aziende a rispondere alla richiesta di pratiche commerciali più sostenibili.
I piani di transizione climatica come percorso verso gli obiettivi di riduzione delle emissioni
I piani di transizione climatica descrivono nel dettaglio le azioni che un’azienda intende intraprendere per raggiungere i propri obiettivi legati al clima. Questi piani aiutano le imprese ad allineare le azioni agli obiettivi e a monitorare i progressi nel tempo.
Tipicamente, i piani di decarbonizzazione includono una valutazione iniziale delle emissioni attuali per Scope 1, 2 e spesso anche Scope 3, identificando le principali fonti di emissione. Vengono poi definiti obiettivi di riduzione delle emissioni a breve, medio e lungo termine.
Inoltre, molti piani includono:
- Piani d’azione per cambiamenti operativi, tecnologici e nella catena di fornitura
- Una strategia di allocazione del capitale che prevede investimenti in iniziative a basse emissioni di carbonio e possibili dismissioni di asset ad alta intensità di carbonio
- Indicatori chiave di performance (KPI) e meccanismi per il monitoraggio e il reporting delle performance
- Analisi di scenario e stress test in condizioni climatiche e normative differenti
- Previsioni finanziarie basate su modelli climatici ed economici per stimare gli impatti potenziali su ricavi, margini e flussi di cassa lungo i diversi percorsi di transizione
Grazie a questi elementi, i piani di transizione climatica offrono alle aziende una roadmap d’azione e metriche chiare per valutare se sono sulla giusta strada per raggiungere i propri obiettivi di sostenibilità.
I piani di transizione climatica come strumento di riscatto per le aziende che non hanno raggiunto gli obiettivi
Quando sono stati adottati gli obiettivi di neutralità carbonica, molte aziende li hanno trattati come mandati essenziali, ma spesso senza una roadmap chiara per raggiungerli. Per quanto ambiziosi fossero gli impegni climatici, mancava una pianificazione adeguata a realizzarli.
Oggi vediamo le conseguenze di obiettivi vuoti e pianificazioni carenti: secondo una ricerca di CDP, solo il 35% delle aziende è effettivamente in linea per raggiungere i propri obiettivi net-zero.
Le aziende che non rispettano gli obiettivi rischiano gravi ripercussioni reputazionali e conseguenze finanziarie, soprattutto con l’affermazione a livello globale dei meccanismi carbon pricing.
Per le imprese che si trovano in difficoltà nel raggiungimento degli obiettivi net-zero, i piani di transizione climatica offrono un modo per rimettersi in carreggiata e dimostrare ai propri stakeholder un rinnovato impegno.
I piani di transizione climatica stanno diventando obbligatori
Sempre più enti regolatori e framework volontari richiedono l’inclusione dei piani di transizione climatica nei report di sostenibilità. Mentre le aziende in aree regolamentate devono redigere e fare disclosure di questi piani, molte organizzazioni in aree non regolamentate li stanno sviluppando proattivamente per dimostrare il proprio impegno climatico e prepararsi all’introduzione di future normative.
Attualmente, i piani di transizione sono richiesti per le aziende che redigono report secondo:
- ESRS E1 dell’Unione Europea
- IFRS S2 per le disclosure legate al clima
- TCFD nel Regno Unito
- Proposta di regime di disclosure climatica in Australia
I piani di transizione climatica rafforzano la fiducia degli stakeholder
Un report di Morgan Stanley del 2024 ha rilevato che oltre la metà degli investitori individuali intende aumentare nel 2025 le allocazioni verso investimenti sostenibili, e più del 70% crede che solide pratiche ESG possano generare rendimenti più elevati. I numeri parlano chiaro: gli investitori vedono nelle aziende sostenibili un’opportunità più sicura e redditizia.
Anche clienti e consumatori preferiscono acquistare da aziende attente all’ambiente. Un recente report di PwC ha evidenziato che i consumatori sono disposti a pagare fino al 10% in più per prodotti sostenibili, e il 36% dei clienti B2B cambierebbe fornitore se venissero soddisfatte le esigenze di sostenibilità.
Questi dati indicano che gli stakeholder stanno premiando le aziende impegnate sul fronte climatico e si stanno allontanando da quelle con pratiche ambientali carenti. Per le organizzazioni che non hanno ancora raggiunto i propri obiettivi climatici, un piano di transizione credibile può rappresentare uno strumento per riconquistare la fiducia di investitori e consumatori. Dimostra che l’azienda sta agendo concretamente per raggiungere i propri obiettivi climatici, diventando così un investimento appetibile per stakeholder attenti all’ambiente.
I piani di transizione climatica sono fondamentali per restare competitivi
Sebbene l’etica sia alla base dei piani di transizione climatica, un’azione climatica efficace offre anche un vantaggio competitivo.
I dati mostrano che la maggior parte delle aziende sta accelerando i propri impegni in materia di clima e decarbonizzazione. Uno studio ha rilevato che il 25% delle imprese ha già adottato un piano di transizione climatica allineato all’obiettivo di 1,5°C, con un aumento del 44% rispetto all’anno precedente. Inoltre, la Science Based Targets initiative (SBTi) ha annunciato un traguardo importante: oltre 10.000 aziende hanno fissato obiettivi di riduzione delle emissioni basati sulla scienza o si sono impegnate a farlo, un incremento del 30% rispetto all’anno precedente.
Più aziende pubblicano i propri piani di transizione climatica, più i concorrenti si sentiranno spinti ad adeguarsi per non restare indietro.
Competenze necessarie per creare piani di transizione climatica
La pianificazione della transizione climatica è un processo complesso che non va sottovalutato. Richiede alle organizzazioni di sviluppare nuovi processi per:
- Definire obiettivi basati sulla scienza: una volta stabiliti gli obiettivi a livello aziendale, è necessario scalarli su impianti, stabilimenti e asset specifici.
- Pianificare le azioni di decarbonizzazione: ad esempio, se un’azienda intende convertire uno stabilimento all’energia verde, dovrà pianificare gli aspetti finanziari, selezionare i fornitori, implementare tecnologie, adattare le infrastrutture e molto altro.
- Prevedere gli impatti nel tempo: i piani devono quantificare la riduzione delle emissioni derivante da azioni specifiche, come la sostituzione di un sistema di riscaldamento, per dimostrare i progressi verso gli obiettivi climatici.
- Confrontare scenari alternativi: è necessario valutare azioni alternative e considerare le incertezze, ad esempio se la percentuale di energia verde nella rete rimarrà costante o aumenterà.
- Monitorare i progressi: i piani devono riconoscere che i risultati reali possono differire dalle previsioni e prevedere opzioni per rientrare nei target in caso di scostamenti.
Se queste competenze suonano familiari, è perché dovrebbero esserlo: la creazione di piani per la transizione climatica richiede lo stesso livello di funzionalità, gestione dei dati e governance dei piani strategici aziendali e dei piani di vendita a livello di division e la stessa complessità per far funzionare correttamente i processi di pianificazione.
Sfide nella pianificazione della sostenibilità da superare
Molte aziende non dispongono di processi efficienti per la gestione dei dati di sostenibilità a livello enterprise, elemento centrale per sviluppare un piano di transizione climatica maturo.
Spesso, i dati di sostenibilità sono frammentati in fogli di calcolo non controllati e isolati, distribuiti tra reparti, divisioni e catene di fornitura. La pianificazione è ulteriormente ostacolata da processi informali di raccolta e consolidamento dei dati.
Di conseguenza, i pianificatori si trovano ad affrontare:
Difficoltà nell’allineare la strategia agli impegni di sostenibilità. Senza piattaforme integrate e ambienti dati coerenti, le aziende faticano a collegare gli obiettivi climatici di alto livello con le realtà operative. Questo genera disconnessioni tra la strategia aziendale e le iniziative sul campo, rendendo difficile definire e monitorare obiettivi scientifici su più livelli organizzativi.
Scarsa integrazione con la pianificazione finanziaria e dei rischi. La frammentazione dei dati e i processi informali ostacolano la connessione tra iniziative di decarbonizzazione e KPI finanziari. Ciò impedisce di integrare l’azione climatica nella pianificazione finanziaria, nella supervisione del consiglio e nella gestione del rischio aziendale, riducendo il peso strategico della sostenibilità.
Pianificazione frammentata tra i livelli organizzativi. Molte aziende non hanno la flessibilità necessaria per valutare e gestire le iniziative di sostenibilità a diversi livelli di dettaglio, dai programmi aziendali alle azioni specifiche per sito. Questo complica sia la supervisione strategica top-down che l’esecuzione bottom-up, ostacolando la scalabilità della decarbonizzazione.
Capacità limitate di modellazione di scenari e previsione. Senza strumenti analitici basati sull’AI, le aziende faticano a simulare percorsi alternativi e a testare ipotesi su adozione tecnologica, cambiamenti normativi e variabili macroeconomiche. I modelli esistenti sono spesso poco affidabili, con input fissi, orizzonti temporali brevi e scarsa connessione tra risultati di sostenibilità e performance finanziaria.
Per superare queste sfide, è necessario applicare alla pianificazione della sostenibilità lo stesso rigore finanziario e la stessa governance utilizzati nella pianificazione economica. In pratica, le aziende devono estendere le funzionalità di budgeting e forecasting anche all’ESG.
Come affrontare le sfide della pianificazione climatica
La solidità finanziaria delle aziende è sempre più legata agli impegni in materia di sostenibilità. Raggiungere gli obiettivi climatici sta diventando importante quanto raggiungere quelli finanziari. È quindi fondamentale dotarsi di processi di pianificazione della sostenibilità robusti quanto quelli finanziari.
Come fare per offrire ai team ESG le stesse funzionalità dei planner finanziari? Adottando un approccio di Corporate Performance Management alla sostenibilità.
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