Legale16 luglio, 2025

Marinella Agostini: l’AI nei processi editoriali, da supporto a rivoluzione

Da oltre dieci anni Wolters Kluwer lavora sull’intelligenza artificiale come strumento concreto a supporto dei processi editoriali. Con l’arrivo dell’AI generativa, lo scenario è cambiato rapidamente, sollevando nuove sfide, ma anche offrendo opportunità. In questa intervista Marinella Agostini, CMS & Marketing Insight – Innovation Director LR Italy, racconta l’evoluzione dell’intelligenza artificiale all’interno dell’azienda, il metodo scelto per integrarla con responsabilità e rigore, e l’impegno per garantire contenuti sempre certificati, trasparenti e aggiornati.

Quando è iniziata l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei vostri processi editoriali?

Ho visto l'intelligenza artificiale entrare nei nostri processi editoriali già 10 anni fa come un valido strumento di supporto utile per verificare e arricchire i contenuti giuridici. L'intelligenza artificiale ha aiutato molto a migliorare la qualità e la coerenza dell'informazione. Poi in tempi recenti è arrivata la bomba dell'intelligenza artificiale generativa.

Qual è la vostra posizione rispetto all’AI generativa e al suo utilizzo nel settore legale?

Gli strumenti di intelligenza artificiale generativa sono potenti, potenti e affascinanti, di facile accesso, immediato e per questo esercitano un forte fascino. Tuttavia celano anche un pericolo concreto che non possiamo ignorare e il rischio è quello di ottenere delle risposte sì veloci, ma approssimative, superficiali o peggio errate.

Parliamo di risposte basate su contenuti non aggiornati, non verificati, non certificati. Questo è pericoloso soprattutto in ambito giuridico dove le informazioni sono alla base di decisioni che incidono sulla vita e sugli interessi delle persone. In Wolters Kluwer riteniamo doveroso non sacrificare l'affidabilità in nome della velocità.

video thumbnail for wkit

Qual è il vostro approccio in un momento di trasformazione così profonda?

In un momento di trasformazione epocale, la velocità, la ricerca di una sempre maggiore efficienza non possono diventare un alibi per abbassare gli standard. Essere precisi e accurati è per noi prima di tutto un dovere. I nostri clienti si affidano ai nostri prodotti per prendere decisioni, scrivere pareri, impostare strategie e quindi nostra responsabilità garantire che ogni risposta sia supportata da fonti attendibili, aggiornate e soprattutto trasparenti. In tutti i nostri strumenti, quindi anche One Ai, le fonti sono sempre visibili, chiare e consultabili. Le risposte non sono generate magicamente, ma sono fondate appunto su basi solide. Il nostro prodotto non è un prodotto chiuso. One AI è in un percorso continuo di incessante miglioramento e revisione.

Che tipo di tecnologia avete scelto per integrare AI e contenuti editoriali?

L'approccio che ha scelto Wolters Kluwer è il cosiddetto approccio RAG, retrieval augmented generation.

Questo approccio combina la capacità di recuperare informazioni da fonti controllate con poi la generazione del testo. Questo metodo è particolarmente adatto quando si ha la necessità di partire da contenuti certificati.

Come funziona il sistema? Interroga le fonti selezionate di Wolters Kluwer messe a disposizione per trovare le informazioni più pertinenti.

Tecnicamente si chiamano chunk. Questi chunk poi vengono passati al motore generativo che li utilizza per formulare la risposta, mantenendo i collegamenti con i contenuti che sono stati individuati e forniti.

Questo approccio è ideale per tutti quegli scenari in cui è fondamentale, appunto, basarsi su fonti ufficiali, su fonti attendibili, come in questo caso, come nel caso di One AI.

Approfondisci: Giulietta Lemmi: ecco l’approccio Wolters Kluwer all’AI

Quali sono le basi su cui costruite le vostre soluzioni AI?

Noi di Wolters Kluwer usiamo quindi il nostro vastissimo patrimonio di contenuti. Parliamo di diverse decine di milioni di documenti proprio con tecniche RAG in modo che le soluzioni AI che ne derivano siano solide e accurate.

Alcune applicazioni promettono atti complessi, pareri molto strutturati, scritti in pochi secondi. Il linguaggio del marketing propone delle ricette magiche da cui si può ottenere qualsiasi tipo di contenuto, ma noi crediamo che la prudenza sia fondamentale.

Con questo non voglio demonizzare l'intelligenza generativa, anzi crediamo che debba essere messa al servizio dei professionisti. Tuttavia questo va fatto con responsabilità.

Le fondamenta devono essere solide, i contenuti ampi, aggiornati, testati e ritestati. One AI è specializzato nelle varie aree di interesse dei professionisti, si basa su contenuti e dati costantemente aggiornati e controllati, curati dai nostri esperti, dai nostri autori, dai nostri redattori interni.

Avere accesso alle fonti integrali e alle loro correlazioni permette agli utenti di applicare la propria professionalità, il cosiddetto “human verify”, nel mettere un sigillo di qualità.

Leggi anche: Antonella Loporchio: One AI, oltre l’intelligenza, l’affidabilità

Chi partecipa al processo di creazione e verifica dei contenuti?

Il lavoro in Wolters Kluwer coinvolge, come abbiamo detto, sia esperti esterni che esperti interni, redattori specializzati e qualificati perché è fondamentale evitare di fare scelte frettolose e improvvisate. Solo così si può davvero valorizzare l'intelligenza artificiale e garantire un reale supporto professionale, sicuro e utile.

Scopri di più su One AI

Back To Top