Con One LEGALE AI, Wolters Kluwer segna un passaggio storico nell’applicazione dell’intelligenza artificiale al settore legale, frutto di anni di lavoro, ascolto e collaborazione con i professionisti. In un contesto in cui l’AI sta rapidamente rivoluzionando la pratica forense, la risposta di Wolters Kluwer punta su trasparenza, sicurezza, qualità dei contenuti e un linguaggio finalmente naturale. Una tecnologia evoluta, ma al servizio dell’uomo. E soprattutto, costruita per parlare la sua lingua. Ne parliamo con Isabella Viscardi, Legal & PA Publishing Director LR Italy Wolters Kluwer
Isabella Viscardi: come farsi strada nella complessità legale
Perché l’intelligenza artificiale è una svolta epocale per il settore legale?
Se negli ultimi decenni la grande discontinuità è stata rappresentata dalla trasformazione digitale, l'avvento dell'intelligenza artificiale rappresenta una rivoluzione epocale, in particolare per il mercato dei professionisti legali. Infatti, non si tratta di una mera trasposizione di contenuti da prodotti fisici a digitale, ma di una tecnologia che apprende automaticamente, che è in grado di creare nuovi contenuti simulando il linguaggio umano e la cui velocità evolutiva non si misura in anni ma in mesi.
E questo è uno dei motivi per cui ha determinato all'inizio una certa divisione tra i professionisti, cioè tra i fautori dell'intelligenza artificiale e i detrattori.
Cosa spaventa chi non si fida dell’AI?
Innanzitutto, il fatto di non riuscire a comprendere in base a cosa vengano fornite certe risposte e vengano generati i contenuti da parte dell'intelligenza artificiale: in pratica diffidano di quello che in gergo tecnico si chiama “modello black box”. Il secondo motivo è che in qualche modo i professionisti temono di poter essere sostituiti da questa tecnologia.
Questa diffidenza è ancora diffusa?
Diciamo che le cose sono cambiate velocemente. Accanto ai timori dell'intelligenza artificiale, è stata colta immediatamente anche la grandissima opportunità rappresentata soprattutto dall'introduzione dell'efficienza. Quei timori, dunque, di non comprendere su cosa si basino determinate risposte e di essere in qualche modo sostituiti nel proprio ruolo, con la nostra soluzione vengono assolutamente mitigati e risolti.
Riscontrate distinzioni all’interno del mondo legale?
L'intero mondo legale è stato toccato da questa sfida: tra tutti i professionisti, probabilmente gli uffici legali delle aziende e i notai hanno colto da subito il beneficio dell'efficienza, mentre gli avvocati e gli studi legali sono ancora un po' impauriti da questa tecnologia. D'altro canto, non dimentichiamo che in Italia c'è già stata una pronuncia giurisprudenziale di un tribunale, il Tribunale di Firenze, in cui un avvocato ha presentato un atto difensivo citando una sentenza inesistente perché è stata creata da un'allucinazione di un motore di intelligenza artificiale generativa generalista e gratuito.
Quindi, effettivamente, è fondato il motivo di preoccupazione degli avvocati per una tecnologia che non spiega quali siano i ragionamenti sottostanti per arrivare a determinate risposte e soluzioni.
Quali sfide affronta oggi l’avvocato?
L’avvocato, oggi più di ieri, deve confrontarsi con una complessità normativa, caratterizzata da rapidi aggiornamenti. Una complessità, peraltro, cresciuta anche in virtù dell’incremento della legislazione europea, composta in buona parte da regolamenti direttamente applicabili ai singoli Paesi.
È indiscutibile, quindi, che la complessità normativa con cui si confronta l’avvocato, e la velocità con cui deve dare risposte ai clienti, restano le preoccupazioni principali; inoltre è divenuta fondamentale l'applicazione della norma, in cui la giurisprudenza svolge un ruolo centrale. Pertanto, il momento della ricerca giurisprudenziale e i relativi orientamenti, è per l'avvocato diventato cruciale.
In cosa l’AI può concretamente aiutare il lavoro degli avvocati?
L'intelligenza artificiale in tutti e tre i casi può essere di grandissimo aiuto. E’ un acceleratore della ricerca; attraverso l'utilizzo del linguaggio naturale, è in grado di fornire risposte più aderenti alle questioni specifiche che l'avvocato deve trattare; aiuta a individuare velocemente gli orientamenti giurisprudenziali e a prevedere quali saranno gli esiti di un determinato caso.
Tutti questi tre aspetti si traducono in un grandissimo beneficio in termini di efficienza per l'avvocato. Significa aver più tempo da dedicare alla qualità del proprio lavoro.
Che ruolo hanno i contenuti nella vostra visione dell’intelligenza artificiale?
L'intelligenza artificiale è una tecnologia dirompente, ma paradossalmente il contenuto assume un ruolo centrale e, in particolare, la qualità del contenuto. È per questo motivo che in Wolters Kluwer tecnologia e mondo editoriale lavorano a stretto contatto. Questa sinergia ci consente di costruire soluzioni innovative in grado di beneficiare del vasto patrimonio contenutistico che abbiamo in esclusiva e di metterlo al servizio dei professionisti.
Un patrimonio che è stato costruito negli anni grazie a un lavoro editoriale di gran valore nel predisporre, curare e aggiornare i contenuti in sodalizio con i migliori Autori, e che continua oggi, per garantirne la qualità e l’affidabilità.
Come affrontate il tema dell’etica e della trasparenza?
Da sempre, in Wolters Kluwer siamo molto attenti all'aspetto etico; nel caso dell’Intelligenza Artificiale significa innanzitutto adottare un comportamento trasparente. Dichiariamo quali sono i contenuti sulla base della quale lavora l'intelligenza artificiale generativa, tutelando non solo i fruitori della nostra soluzione, ma anche i nostri Autori.
È fondamentale distinguere con chiarezza tra i contenuti generati dall’intelligenza artificiale e le fonti su cui essa si basa, indicando con precisione gli Autori che hanno contribuito alla loro realizzazione.
Cosa offre concretamente One LEGALE AI?
Il lancio di One LEGALE AI non è un punto di arrivo, ma l’avvio di un percorso di sviluppo verso funzionalità sempre più avanzate, guidate dai feedback dei nostri clienti e dall’innovazione.
Da oggi in One Legale i nostri clienti trovano una nuova sezione che si chiama One LEGALE AI. In questa sezione potranno accedere a due diverse applicazioni di intelligenza artificiale.
La prima è una chat conversazionale. Utilizzando il linguaggio naturale, potranno interagire ponendo domande, descrivendo questioni legali, non necessariamente adottando termini tecnici giuridici, ma usando appunto un linguaggio comune. La chat risponderà generando delle risposte puntuali, immediate, mirate ed estremamente aggiornate che si basano su un vasto set di fonti documentali e contenutistiche. Tra le altre, vengono utilizzati in particolare codici commentati, riviste specialistiche, news dei nostri quotidiani. In calce alla risposta sono riportati i link alle fonti ufficiali, cioè normativa, giurisprudenza e prassi, e alle fonti autorali interpretative che sono alla base della sua generazione, in questo modo è possibile consultarne direttamente il testo integrale per verificare, approfondire o integrare, sempre rimanendo all'interno dell’ecosistema digitale One, e quindi senza la necessità di utilizzare piattaforme diverse, ottimizzando così attività e tempi.
Attraverso la chat conversazionale è possibile altresì descrivere un caso e chiedere la generazione di una bozza di parere legale. In questo caso il parere verrà generato e strutturato con un'introduzione che definisce la questione, un inquadramento normativo, con gli orientamenti giurisprudenziali e, infine, con le conclusioni. Anche per la bozza di parere saranno forniti i link alle fonti ufficiali e alle fonti autorali interpretative che sono alla base della sua generazione.
E poi c’è giurimetria. Cos’è?
Giurimetria è il nuovo paradigma di ricerca della giurisprudenza. Permette di cercare la giurisprudenza utilizzando il linguaggio naturale, garantendo risultati molto più aderenti alla questione specifica che l'avvocato sta trattando. Inoltre, propone la rappresentazione grafica dei dati aggregati dell'esito delle pronunce giurisprudenziali per approfondire le probabilità di vittoria di ciascuna delle parti in causa, fornendo agli avvocati un valido supporto per identificare la migliore strategia processuale.