Health16 luglio, 2025

Dalla Conferenza HIMSS25 Europe: Come vedono i clinici l’avvento della real-world evidence (RWE)?

Sono quasi vent’anni che lavoro nel settore delle tecnologie a supporto della sanità. E in questo lasso di tempo ho avuto modo di incontrare molti decisori di aziende sanitarie pubbliche e private, oltre a rappresentanti di grandi aziende tecnologiche, provenienti da varie parti del mondo.

Un tema ricorrente è da sempre la gestione del cambiamento: come supportare al meglio i clinici nell’adozione di nuove tecnologie, nuovi flussi di lavoro e nuovi modi di pensare?

Tuttavia, credo che ciò che stiamo vivendo in questo momento rappresenti qualcosa di diverso. Non si tratta solo di un’altra ondata di innovazioni: stiamo assistendo a una vera trasformazione strutturale della sanità, guidata dall’emergere di tecnologie che fino a pochi anni fa potevamo solo immaginare, tra cui l’intelligenza artificiale (IA)… ma non solo l’IA.

Durante la mia presentazione sul Tech Stage della Conferenza HIMSS Europe di Parigi dello scorso giugno, ho avuto l’opportunità di esplorare l’impatto di questo cambiamento, non solo per i clinici, ma anche per le organizzazioni sanitarie e per l’intero sistema della salute.

Uno degli sviluppi più significativi è senz’altro l’emergere della real-world evidence (RWE). Sebbene l’idea sia nata nel primo decennio di questo secolo (con la diffusione delle cartelle cliniche elettroniche), è stato solo intorno al 2015 che il suo valore scientifico è stato riconosciuto dalle principali pubblicazioni.

La sua adozione a livello aziendale ha visto un’accelerazione negli anni successivi, soprattutto durante la pandemia, quando big data, IA e modelli predittivi hanno dimostrato che la RWE poteva svolgere un ruolo cruciale nel guidare le decisioni in tempi di incertezza.

Ma cosa rende la RWE così rivoluzionaria?

La RWE consente alle organizzazioni sanitarie di evolvere da semplici fornitori di servizi di assistenza a generatori continui di evidenze, creando una base per il miglioramento costante e l’apprendimento sistemico.

Tuttavia, il potenziale della RWE può essere realizzato solo nella misura in cui viene implementato. Ciò che conta è infatti la transizione dai dati del mondo reale (real-world data - RWD) alle evidenze del mondo reale (real-world evidence - RWE), e infine alle risposte del mondo reale (real-world answers - RWA).

Il vero potere trasformativo risiede qui: non solo nel possedere dati, ma nel convertirli in insight tempestivi, affidabili e di immediata applicabilità, in grado di informare sia la pratica clinica sia le decisioni a livello di sistema.

Quale ruolo può svolgere il Clinical Decision Support nell’ecosistema RWE?

Una delle fonti più preziose (e spesso trascurate) di dati reali è l’interazione tra clinici e sistemi di supporto alle decisioni cliniche (CDSS).

Questi sistemi, quando utilizzati su larga scala, non solo supportano il processo decisionale al point of care, ma forniscono anche insight su:

  • Eventuali esigenze specifiche di determinate popolazioni di pazienti
  • Comportamenti e domande dei clinici
  • Eventuali pattern che emergono in fase di erogazione delle cure o nella gestione della salute pubblica e che potrebbero non essere ancora visibili nei sistemi di reporting formali

I comportamenti che emergono dalle ricerche di informazioni da parte dei clinici possono, ad esempio, fornire segnali precoci di cambiamenti nei pattern di patologie, nelle priorità cliniche o in eventi latenti di salute pubblica.

Quando questi segnali vengono aggregati su milioni di interazioni, il loro valore si moltiplica:

  • Il campione diventa rappresentativo
  • I confronti diventano significativi — tra regioni, tra aziende sanitarie e persino a livello internazionale
  • E le tendenze possono essere analizzate nel tempo, supportando benchmarking e miglioramento della qualità

In altre parole, i dati provenienti dai CDSS non servono solo a supportare il singolo clinico, ma forniscono informazioni preziose per l’intero sistema sanitario. Permettono di comprendere la variabilità, identificare eventuali aree di miglioramento per quanto riguarda le conoscenze dei clinici e gli ambiti di cura e allineare formazione, allocazione delle risorse e decisioni strategiche alle reali esigenze del fronte clinico.

Il CDSS diventa così uno strato critico nell’ecosistema RWE: non come sostituto delle fonti tradizionali, ma come fonte complementare, in tempo reale e ricca di contesto.

Qual è il ruolo — e la responsabilità — delle piattaforme CDSS globali nel plasmare il futuro dell’assistenza sanitaria?

Con il lancio di UpToDate Enterprise Edition, entriamo in una nuova fase nell’evoluzione del supporto alle decisioni cliniche.

Per la prima volta, rendiamo disponibili insight aggregati per condizione basati sull’utilizzo, consentendo alle organizzazioni sanitarie di comprendere meglio come i clinici interagiscono con le evidenze: per specialità, argomento, area geografica e altro ancora.

Questo apre la strada a nuove opportunità, tra cui:

  • Monitorare e ridurre la variabilità clinica
  • Analizzare le tendenze nelle priorità cliniche, per capire dove si concentra l’attenzione dei professionisti
  • Individuare tempestivamente segnali di stress del sistema o rischi emergenti
  • Favorire l’apprendimento continuo e la trasformazione organizzativa

Con oltre 3 milioni di clinici che utilizzano i nostri strumenti in più di 190 paesi e 1.200 consultazioni al minuto, disponiamo di un dataset di straordinaria profondità e ampiezza.

Ma tutto ciò non rappresenta solo un vantaggio: comporta anche una grande responsabilità.

Come partner affidabile nel processo decisionale clinico, ci impegniamo non solo a supportare i clinici, ma anche a contribuire alla resilienza delle aziende sanitarie, alla capacità di risposta dei sistemi sanitari pubblici e a risultati migliori per tutte le popolazioni.

In questa nuova era, supportare le decisioni cliniche non significa più soltanto fornire risposte al point of care, ma anche aiutare le organizzazioni a porre domande più pertinenti, ottenere insight sui comportamenti clinici e fornire risposte in modo più intelligente, rapido ed equo.

Non si tratta solo di un’evoluzione del prodotto. È un’evoluzione dello scopo e un impegno condiviso per una migliore assistenza, in tutto il mondo. In un certo senso, ci consente di chiudere un circolo virtuoso:

  • Portiamo le evidenze nella pratica clinica
  • E allo stesso tempo trasformiamo la pratica clinica generando nuove evidenze

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Mariam Khalil Fernández Expert Bio
Clinical Consulting Director, Wolters Kluwer Health, International
Mariam Khalil Fernández è Clinical Consulting Director, Wolters Kluwer Health per International e si occupa di individuare opportunità di miglioramento nell’assistenza sanitaria a partire dalle soluzioni IT.
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