Con l'arrivo delle festività, aziende e professionisti tornano a fare i conti con una domanda ricorrente: quali costi legati a regali, cene aziendali e iniziative di intrattenimento sono realmente deducibili?
La normativa fiscale italiana è chiara ma articolata e, come ricorda Eleonora Radaelli, Lead Agile Product Owner di Wolters Kluwer Tax & Accounting che della materia ha acquisito importanti competenze «ogni anno il legislatore introduce aggiornamenti che possono cambiare in modo significativo la gestione delle spese festive delle aziende».
Regali ai dipendenti: deducibili al 100%, ma attenzione all’IVA
Secondo la normativa, i regali distribuiti gratuitamente ai dipendenti sono interamente deducibili dal reddito d’impresa nell’anno in cui vengono sostenuti. La normativa (art. 95 TUIR) li qualifica infatti come spese per prestazioni di lavoro, non come spese di rappresentanza.
Eleonora Radaelli evidenzia: «La deducibilità totale non significa libertà assoluta. L’IVA segue regole diverse a seconda che il bene regalato rientri o meno nell’attività dell’impresa. Ed è proprio su questo punto che molte aziende commettono errori, rischiando contestazioni».
In particolare, è bene sapere che se il bene è proprio dell’attività dell’impresa, l’IVA è detraibile, ma la cessione gratuita diventa imponibile. Se invece il bene non rientra nell’attività, l’IVA è indetraibile ma la cessione gratuita non è considerata operazione imponibile (art. 2, c. 2, n. 4 D.P.R. 633/1972).
Pranzi e cene di Natale: deducibili, ma con limiti
Quanto ai tradizionali pranzi o cene di Natale, la spesa è deducibile, ma entro due limiti precisi: 75% della spesa per vitto e massimo 5% del costo del personale. L’IVA rimane indetraibile.
Eleonora Radaelli sottolinea che «le cene aziendali sono un momento fondamentale di coesione interna, ma fiscalmente vanno gestite con rigore. Superare i limiti previsti dal TUIR significa perdere la deducibilità.».
Omaggi a clienti e fornitori: soglie e nuove regole
I regali ai clienti e fornitori rientrano tra le spese di rappresentanza e seguono regole precise. Sono deducibili integralmente solo se il valore unitario non supera 50 euro (IVA indetraibile compresa). Per importi superiori, la deducibilità è limitata da percentuali calcolate sui ricavi. La scaletta da seguire è precisa: 1,5% fino a 10 milioni, 0,6% tra 10 e 50 milioni, 0,4% oltre 50 milioni.
Bisogna anche tenere presente che da quest’anno scatta l’obbligo di pagamento tracciabile per consentire la deduzione. «Il limite dei 50 euro non è casuale ma serve a distinguere l’omaggio simbolico dall’investimento di marketing. È importante che le imprese non lo interpretino come una soglia “flessibile”: una fattura di 51 euro rende l’intero costo non deducibile nei parametri ordinari» specifica Eleonora Radaelli.
Per i liberi professionisti, il calcolo del limite è diverso, infatti gli omaggi sono deducibili solo entro l’1% dei compensi annui.
La chiave per un Natale senza sorprese (fiscali)? Una attenta pianificazione strategica.
L’invito alle aziende, e anche ai commercialisti che affiancano e consigliano le imprese e gli imprenditori è: «Regali, cene e iniziative di team building hanno un valore reale per la cultura aziendale e per le relazioni esterne. Ma devono essere pianificati con anticipo e alla luce della normativa fiscale. Solo così il Natale può essere davvero sereno, anche per il bilancio» conclude l’esperta di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia Eleonora Radaelli.
Wolters Kluwer è al fianco di professionisti e aziende per supportarli in ogni esigenza, mettendo a disposizione soluzioni software sempre aggiornate, precise e pensate per semplificare il lavoro quotidiano.
Strumenti software avanzati diventano veri alleati nella gestione aziendale, garantendo efficienza, conformità e la serenità di avere sempre tutto sotto controllo.