Finanza e Gestione25 marzo, 2022

The Finance Experience: “Il valore delle persone” con Alberto Navarra

La gestione delle risorse umane è uno dei processi più critici e strategici per un’azienda. Ma quali sono i driver da considerare?

Un’analisi dell’INPS relativa al primo semestre 2021 ha rilevato che le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati, in questo periodo, sono state 3.323.000, con un aumento del 23% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Nell'attuale contesto di mercato, per la funzione HR assumere una persona significa contribuire a una decisione che deve tenere in considerazione molteplici fattori e deve essere supportata dal dialogo con diversi reparti aziendali. A tal proposito il tradizionale concetto di cost driver si amplia sempre più fino a parlare di value driver. Ed è in questo cambio di paradigma, che l’HR e il Finance giocano un ruolo cruciale.

In tema di assunzioni e di gestione delle risorse umane, oggi assistiamo a una diversa valorizzazione della workforce delle nostre organizzazioni in cui diventa sempre più opportuno valutare il contributo che la persona, gruppi informali e organizzazioni più inclusive possono determinare, facendo leva sulle capacità del singolo. Elementi come core skill o competenze trasversali sono fattori determinanti da quantificare. Soprattutto in termini di valore aggiunto e distintivo per l’azienda.

Diventa, pertanto, fondamentale saper quantificare il valore, evolvendosi da tradizionali logiche di costo del lavoro e assumendo nuovi principi di valutazione, incentivazione e costificazione che vedono una centralità anche dell’area Finance, tipicamente dedicata all’analisi delle performance economico finanziarie. 
 
Ma quali sono i principali driver di valore da tenere in considerazione? E come le nuove modalità di lavoro possono influenzare questi fattori? 

Alberto, qual è stato il tuo percorso per ricoprire oggi il ruolo di Co-Leader Business Career? E quali sono le responsabilità quotidiane che ne derivano?

Ho cominciato a lavorare in consulenza un bel po' di tempo in McKinsey a New York e poi quella bella esperienza fatta in una Consulting strategy, mi ha permesso poi di arrivare in EY una delle big four a livello internazionale in cui mi sono sempre occupato di trasformazione delle organizzazioni e di gestione delle risorse umane.

Mercer mi ha accolto ormai circa sei anni fa, dandomi la possibilità di lavorare con dei grandi professionisti e di poter accompagnare le organizzazioni nello sviluppo, nella crescita, nella valorizzazione economica e nell'asset più importante che abbiamo all'interno delle organizzazioni, ossia le nostre persone.

In termini pratici, qual è il nesso, tra il lavoro dell’ HR che si occupa di persone e i numeri che invece hanno a che fare con il Finance?

Credo ci stia una terra di confine interessante e di collaborazione tra il Finance e HR che è il costo del lavoro, ovviamente queste due funzioni collaborano attivamente nella definizione nella pianificazione dei fabbisogni e nella loro valorizzazione, ma il costo del lavoro credo che rappresenti una dimensione sia lato Finance sia lato HR con cui l'organizzazione comincia a comprendere e definisce il valore delle loro persone.

È anche vero però che il costo del lavoro rappresenta soltanto una indicazione di quantità economiche e non quello che oggi deve emergere nelle organizzazioni come la valorizzazione degli outcome che queste persone possono erogare all'interno delle nostre organizzazioni, ma sicuramente la possibilità di considerare il costo del lavoro una proxy interessante per cominciare a valorizzare in termini di incentivazione le persone è un elemento che accomuna la funzione Finance e sicuramente definisce meglio i perimetri di intervento della direzione HR.

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