Scopri in che modo valorizzare la catena di approvvigionamento, cercando di trovare l’equilibrio ideale tra la capacità di risposta alle esigenze del mercato e l’efficienza delle performance.
La catena di approvvigionamento e la gestione della Supply Chain sono influenzate da cinque fattori chiave:
- Produzione
- Magazzino
- Ubicazione
- Trasporti
- Informazioni
Le società devono sviluppare e gestire questi fattori per trovare l’equilibrio giusto tra la capacità di risposta alle esigenze del mercato e l’efficienza del business.
La capacità di risposta, o responsiveness, alle esigenze e alle aspettative dei clienti è alla base della costante innovazione dei prodotti e di come questi vengono presentati ai clienti. Dando la priorità alla capacità di risposta, le società possono adattarsi alle oscillazioni impreviste del mercato e ai cambiamenti nelle preferenze dei clienti, cercando di farlo con successo.
Dall’altra parte, prediligendo l’efficienza è possibile aumentare la produttività e ridurre i prezzi dei prodotti rendendoli così disponibili a un pubblico più vasto. L’efficienza, tuttavia, richiede prevedibilità e stabilità, due fattori che spesso non sono associabili all’andamento fluttuante del mercato e del generale contesto esterno.
L’ottimizzazione della responsiveness e dell’efficienza rappresenta una sfida continua per la maggior parte delle società. In questo articolo analizzeremo in dettaglio ciascuno dei 5 fattori chiave per la gestione della Supply Chain, per mostrarti in che modo la tua organizzazione li può bilanciare nella maniera più efficace e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di cui tenere conto.
1. Produzione
Per beneficiare di una catena di approvvigionamento reattiva, gli stabilimenti devono avere capacità produttiva ottimizzata e utilizzare tecniche di produzione flessibili adatte alla fabbricazione di un’ampia gamma di articoli. Grazie alla flessibilità, la produzione può variare per andare rapidamente incontro alle oscillazioni della domanda dei consumatori. La presenza di diversi stabilimenti produttivi di dimensioni più ridotte nei pressi dei centri di distribuzione e degli hub dei clienti, inoltre, porta a un aumento della capacità di risposta alla domanda dei consumatori, riducendo i tempi di consegna.
In alternativa, anche avere stabilimenti produttivi con una minore capacità produttiva in eccesso e ottimizzati per la produzione di una gamma limitata di articoli aumenta l’efficienza. La concentrazione della produzione in impianti centrali di grandi dimensioni per raggiungere migliori economie di scala aumenta ulteriormente l’efficienza, anche se i tempi di consegna potrebbero allungarsi per alcuni clienti.
2. Magazzino
Per quanto riguarda il magazzino, l’ottimizzazione della capacità di risposta spesso comporta lo stoccaggio di quantità di prodotti più elevate e presso più siti. Un magazzino efficiente permette di far fronte tempestivamente alle oscillazioni impreviste della domanda. Un simile approccio, tuttavia, comporta costi di stoccaggio più elevati e deve essere valutato prendendo in considerazione il vantaggio dato dalla maggiore disponibilità.
Per raggiungere l’efficienza nella gestione del magazzino occorre una corretta strategia di inventory che supporti i responsabili, ad esempio, nello scegliere se ridurre le quantità stoccate di tutti gli articoli che non vengono venduti frequentemente. Per fare questo possono venire in aiuto strumenti di automazione come CCH Tagetik Supply Chain Planning.
3. Location
In termini di ubicazione, dare la priorità alla capacità di risposta spesso comporta la massimizzazione della convenienza, che si ottiene realizzando diversi stabilimenti nei pressi di gruppi di clienti. Ad esempio, le catene di fast-food fanno leva sull’ubicazione per garantire massima capacità di risposta alle esigenze dei loro clienti, aprendo numerosi locali in mercati caratterizzati da volumi elevati. L’elevato numero di locali consente loro di rispondere rapidamente alla domanda dei consumatori, ma al contempo comporta un aumento dei costi operativi legato alla gestione dei locali.
L’efficienza si ottiene operando da un numero limitato di luoghi specifici e centralizzando le attività. Un esempio di efficienza in termini di ubicazione è rappresentato dai retailer del settore e-commerce. Per servire i mercati di tutto il mondo, infatti, questi ultimi fanno affidamento unicamente su un numero limitato di sedi centrali, dove svolgono diverse attività. Sebbene questo consenta a ogni sede di essere più efficiente, il modello comporta anche una maggiore esposizione a interruzioni dell’operatività e problemi nella gestione della supply chain.
4. Trasporti
La scelta di una modalità di trasporto più rapida, come ad esempio il trasporto aereo - sebbene spesso più costoso - consente di ridurre i tempi di consegna e ottenere una maggiore flessibilità in termini di capacità di risposta. FedEx e UPS sono due corrieri che forniscono un’elevata capacità di risposta nelle consegne “last mile”, sfruttando diverse modalità di trasporto per recapitare i prodotti spesso entro 48 ore.
L’efficienza nei trasporti viene potenziata movimentando i prodotti in lotti di maggiori dimensioni, con minor frequenza, tramite navi o treni. Questa tipologia di trasporto è più efficiente laddove i prodotti provengano da un centro di distribuzione centralizzato invece che da diversi stabilimenti separati.
5. Informazioni
Il potere delle informazioni è un fattore chiave che cresce di pari passo con la diffusione delle tecnologie per la raccolta e la condivisione di informazioni stesse, che diventano più facili da usare e acquisiscono valore in termini economici. I software di analisi usano dati interni ed esterni per permettere di prendere decisioni che potenziano l’efficienza dei fattori chiave della catena di approvvigionamento. Per raggiungere la massima efficienza, la supply chain dovrebbe raccogliere e condividere dati precisi e puntuali generati dai precedenti quattro fattori chiave.
Sebbene i costi legati ai primi quattro fattori chiave continuino ad aumentare, le migliori soluzioni per la gestione della Supply Chain presenti sul mercato consentono alle società di sfruttare al meglio le informazioni per aumentarne la capacità di risposta e l’efficienza interne attraverso la collaborazione e la visibilità end-to-end di tutte le attività. Sfruttando gli scenari di simulazione, i responsabili delle catene di approvvigionamento sono in grado di prepararsi a rispondere rapidamente e prendere decisioni strategiche e consapevoli che si basano sui fattori chiave della catena di approvvigionamento quando si verificano circostanze particolari o interruzioni delle attività.
Il giusto mix di capacità di risposta ed efficienza
Anche nell’ambito di una Supply Chain che valorizza la capacità di risposta, alcuni settori si focalizzano sull’efficienza, e viceversa. In ogni caso, è fondamentale l’uso di software di pianificazione predittiva che consentono di prendere in considerazioni numerose variabili. Grazie ad analisi avanzate formulate dall’IA, le società possono raggiungere l’equilibrio ideale tra capacità di risposta ed efficienza per prendere qualsiasi decisione relativa alla catena di approvvigionamento in modo informato e basato sui dati.
CCH® Tagetik Supply Chain Planning è la soluzione leader basata su IA per la modellazione di scenari e per ottenere il migliore equilibrio tra capacità di risposta ed efficienza in ciascuno dei cinque fattori chiave del successo nella pianificazione della catena di approvvigionamento.