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Finanza e GestioneFisco, Contabilità e Paghe23 febbraio, 2022

Finanza agevolata: cos’è, chi può accedervi e quali sono i fondi previsti

Finanza agevolata: abbiamo sentito questo termine molto spesso, negli ultimi tempi, complice il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Sì, insomma, sembra proprio che la finanza agevolata sia tornata di moda, citata da addetti ai lavori e non. Ma ovviamente non si tratta di un nuovo tipo di finanza o di un  concetto post-pandemico!

Attraverso questi articoli andremo a fare chiarezza su molti degli aspetti che la riguardano, cercando di capire come essa impatterà sul nostro mestiere, sulle nostre vite, sull’economia.

Cominciamo con una semplice (per modo di dire) domanda: che cosa si intende per Finanza agevolata?

Volendo dare una definizione essenziale potremmo dire che per Finanza agevolata si intende quel complesso di strumenti di finanziamento, diretti o indiretti, indirizzati (prevalentemente) alle imprese, per lo sviluppo di progetti di investimento di breve, medio e lungo termine.

Strumenti che nel corso del tempo sono diventati una vera e propria fonte di finanziamento aziendale, ma anche di supporto al classico finanziamento bancario o apporto di capitale proprio.

Cos’è la Finanza agevolata oggi? Uno strumento ormai imprescindibile per le imprese per sostenere la competizione nazionale ed internazionale. Questo per motivi diversi, per esempio:

- Consente di rendere economicamente più sostenibili i piani di investimento che, altrimenti, avrebbero dei tempi di ritorno atteso decisamente più lunghi e sfavorevoli

- A parità di costi e di condizioni del mercato o del settore, consente di guadagnare di più

- Ricorrervi  rappresenta un’importante vetrina in termini di reputazione, come avviene per le aziende che investono internamente in brevetti o marchi, ad esempio.

Insomma, la Finanza agevolata oggi rappresenta un fattore critico di successo per le aziende per creare e consolidare il proprio vantaggio competitivo, incidendo significativamente in termini di sviluppo e crescita aziendale.

Ma chi può accedere alla Finanza agevolata?

I requisiti di accesso alle agevolazioni possono variare in base alla tipologia, alle finalità del bando, alle regole poste dall’Ente gestore.
Va detto però che gran parte delle misure oggi sono rivolte alle PMI, con l’obiettivo di supportarne la crescita.
Altre agevolazioni sono invece destinate a grandi imprese, aziende in particolari situazioni (per esempio fondo investimenti per grandi imprese in crisi) o, ancora, a liberi professionisti.

Insomma è un’opportunità che si rivolge a una moltitudine di attori. E qui entra in gioco la questione dei fondi che possono essere erogati e che sono di due tipi: Fondi indiretti - strutturali e Fondi diretti. Conosciamoli meglio.

Fondi indiretti - strutturali

I Fondi Europei indiretti costituiscono lo strumento finanziario della politica di coesione dell’UE, con lo specifico scopo di ridurre il divario dei livelli di sviluppo socioeconomico tra le varie regioni europee, favorendo la promozione della crescita delle aree meno sviluppate e rafforzare la coesione economica e sociale dell’intero territorio europeo.
Vengono strutturati nei seguenti fondi:
FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale): finanzia azioni in ricerca e sviluppo tecnologico, innovazione e imprenditorialità.
FSE (Fondo Sociale Europeo): finanzia la formazione, la riqualificazione dei lavoratori, lo sviluppo imprenditoriale e l’inclusione sociale.
FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale): si attua attraverso il Programma di Sviluppo Rurale (PSR)
FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca)
PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)

Fondi diretti

Sono quei fondi gestiti direttamente dall’UE, tramite la Commissione Europea o suoi Direttorati Generali. Partecipare per aggiudicarsene uno è un’attività piuttosto complessa, sia perché si concorre con tutti gli altri Paesi Membri dell’UE (o Paesi Associati), sia per la portata dei progetti potenzialmente di successo, in termini di impatto scientifico, sociale, economico o tecnologico. Inoltre, la maggior parte di questi fondi prevede che si presentino proposte in inglese e che, in termini progettuali, apportino un significativo valore aggiunto a livello europeo anche coinvolgendo più partner di diversi Stati Membri.
Insomma, stiamo parlando di qualcosa di molto strutturato, che prevede un investimento in termini di competenze ed energie non indifferente. Resta comunque un’importante opportunità.
Bene, eccoci arrivati alla fine di questo primo articolo dedicato alla Finanza Agevolata. Nei prossimi avremo l’opportunità di affrontare insieme altri argomenti, per avere un quadro della situazione sempre aggiornato e “semplificato”. Se siete interessati a questo argomento dovete fare solo una cosa: continuare a seguirci.

Alla prossima!

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