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Finanza e GestioneESG30 ottobre, 2023

Verso la direttiva CSRD: Corporate Sustainability Reporting Directive

Perché le direttive relative alla Corporate Sustainability sono importanti per la gestione aziendale? Quali sono le opportunità per le aziende? E quali le differenze con le direttive precedenti?

La direttiva CSRD, Corporate Sustainability Reporting Directive, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il 16 dicembre 2022 e deve essere recepita nelle legislazioni nazionali degli Stati membri dell'UE entro 18 mesi. Nel mese di novembre dello stesso anno, il Parlamento europeo ha adottato tale direttiva in seguito a un compromesso politico raggiunto durante un trilogo tra i rappresentanti del Consiglio e del Parlamento Europeo intercorso nel mese di giugno.

La direttiva CSRD può essere descritta come un'estensione fondamentale della NFRD (Non-Financial Reporting Directive), in quanto aumenta i requisiti relativi ai report di sostenibilità delle imprese. Rispetto alla direttiva NFRD, la Corporate Sustainability Reporting Directive richiede una disclosure maggiormente estesa delle informazioni ambientali, sociali e di corporate governance (ESG), nonché una maggiore trasparenza a livello di pratiche e performance di sostenibilità delle imprese. L'obiettivo è quello di consentire un migliore monitoraggio e una maggiore responsabilizzazione delle aziende relativamente all'impatto sociale e ambientale delle loro attività. L'Informativa di Sostenibilità Europea sarà, inoltre, allineata ai requisiti derivanti dal Green Deal Europeo. 

La CSRD ha carattere di obbligatorietà?

La nuova direttiva CSRD amplia notevolmente il precedente regolamento sul reporting non finanziario.
Infatti, il campo di applicazione della CSRD comprende tutte le grandi imprese non-capital market-oriented. In questo ambito, per "grande impresa" si intende un'azienda che soddisfa almeno due dei seguenti criteri:

  • +250 dipendenti 
  • +40 milioni di fatturato netto
  • +20 milioni di totale di bilancio

La CSRD si rivolge anche a tutte le società orientate al mercato dei capitali, alle assicurazioni e alle banche, mentre sono escluse le microimprese, per un totale di circa 50.000 imprese in Europa.

Le PMI non orientate al mercato dei capitali possono applicare gli standard su base volontaria. Alcune società, ad esempio, in quanto fornitrici delle grandi imprese, si confronteranno in modo indiretto con le disposizioni della CSRD.

A partire da quando si applicheranno le nuove regole?

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) si applica in quattro fasi, che dipendono dalle dimensioni e dalla struttura dell'impresa.

  1. Le entità già interessate dall'attuale obbligo di Reporting della Sostenibilità dovranno adeguarsi a decorrere dal 2025, relativamente all'esercizio finanziario 2024.
  2. Le entità non precedentemente soggette ai requisiti della NFRD, ma attualmente interessate dall'applicazione estesa della CSRD, dovranno predisporre la prima informativa nel 2026, relativamente all'esercizio finanziario 2025.
  3. Le PMI quotate, gli istituti finanziari piccoli e non complessi così come le assicurazioni captive dovranno predisporre la prima informativa nel 2027, relativamente all'esercizio finanziario 2026.
  4. Le entità al di fuori dell'UE con un fatturato superiore a 150 milioni di euro nell'UE e con almeno un'affiliata o una succursale al suo interno dovranno predisporre la prima informativa nel 2029, relativamente all'esercizio finanziario 2028, conformemente ai requisiti della CSRD.

 

Quali sono i requisiti di comunicazione della direttiva CSRD?

Il Reporting ai sensi della CSRD avverrà esclusivamente nel management report. Pertanto, in futuro, i dati ESG pertinenti saranno pubblicati obbligatoriamente nel bilancio annuale. Questi nuovi requisiti comporteranno cambiamenti sostanziali per molte aziende in termini di reporting e strategie commerciali. Porteranno, quindi, a variazioni significative nelle tattiche e nelle strategie, così come nel reporting di molte imprese.

Qual è la differenza tra NFRD e CSRD?
Mentre la NFRD richiede di predisporre il report su tutela ambientale, diversity nei consigli di amministrazione, responsabilità sociale, relazioni con i dipendenti e lotta alla corruzione, l'ambito di applicazione della CSRD amplia quello degli obblighi di reporting. Un'estensione fondamentale è la cosiddetta “double materiality”, secondo cui deve essere effettuata la relativa analisi. Gli aspetti relativi alla sostenibilità sono considerati da due prospettive diverse, outside-in e inside-out. La prima prospettiva dà importanza a tutto ciò che influenza il valore aziendale. La prospettiva inside-out, invece, tiene conto degli effetti delle azioni aziendali su terzi, come la società o l'ambiente. Inoltre, l'estensione apportata dalla CSRD consente di includere, ad esempio, gli obblighi di informativa relativi ai dati sulle attività immateriali. L'estensione comprende anche il reporting in conformità la Sustainable Finance Disclosure Regulation e la UE Taxonomy.

La direttiva CSRD è stata concepita per aiutare le società a fornire informazioni standardizzate e affidabili sulle questioni ESG e per permettere alle aziende di porre un focus sulla gestione strategica dei relativi criteri al fine di identificare le opportunità e i rischi che ne derivano, misurando il successo rispetto ai KPI stabiliti.

Grazie alla CSRD, il reporting sulla sostenibilità trova un suo posto accanto al financial reporting.

Cosa dovranno fare le aziende?

L'intero processo di reporting deve essere ripensato: i nuovi requisiti legali di Corporate Sustainability Reporting Directive sono una grande opportunità per attuare un processo integrato di gestione strategica aziendale e, quindi, per la creazione di un processo che coinvolge tutte le aree aziendali, dalle risorse umane alla supply chain, alla gestione del rischio, alle pubbliche relazioni per arrivare fino ai settori finanziario, marketing e operativo.

Questo perché i dati non finanziari ESG hanno un impatto sia sui risultati finanziari e sia operational. Pertanto, l'informativa ESG si trasforma in un processo continuo di gestione delle performance che richiede le giuste basi tecnologiche per incrementare i volumi di dati finanziari e non, progredire e monitorare i KPI e fornire informazioni utili a prendere scelte strategiche efficaci.

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Joerg Plass
Director Operations CCH Tagetik DACH at Wolters Kluwer
Jörg Plass is an expert for corporate performance management solutions, especially for group accounting and financial planning and has been working as a consultant in this field for 25 years. He has been working in the CCH Tagetik Ecosystem since 2010. Since January 2022, Jörg Plass has been Director Operations in the DACH region.
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