Con la conversione in legge del decreto Fisco-Lavoro (D.L. n. 146/2021), la tutela della Salute e della Sicurezza dei lavoratori coglie l’occasione di innovarsi. Ben 14 articoli del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro sono stati modificati: artt. 7, 8, 13, 14, 18, 19, 26, 37, 51, 52, 55, 56, 79 e 99. Inoltre, sempre nel Decreto Legislativo 81 del 2008, viene integralmente sostituito l’Allegato I, al fine di alzare l’asticella delle tutele prevenzionistiche sostanziali.
Nell’approfondimento disponibile in free download qui di seguito, Antonio Pedna, Architetto, TechIosh, Aiema, AICW, Socio AIAS, Consulente di Direzione, Esperto di Qualità, Sostenibilità, Sicurezza e Ambiente illustra il nuovo quadro regolatorio, analizzandolo sotto una lente prospettica al fine di fornire indicazioni utili alle figure che in un’azienda delineano l’approccio alla sicurezza dei lavoratori. Vediamo alcuni aspetti salienti che si approfondiscono nel documento.
Il ritorno dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ma con un’estensione di competenze
Si modifica il Decreto Legislativo 81 del 2008 in ben 14 articoli e gli effetti si dovrebbero mostrare solo col tempo. Fra queste, il ritorno dell’attribuzione all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, sia pure in collaborazione con le ASL, dell’azione ispettiva in tutti gli ambienti di lavoro, com’era prima della riforma del Servizio Sanitario Nazionale del 1978. Non si tratta solo di ricostruire le competenze degli ispettori, ma anche di colmare le carenze di organico di cui sembrano soffrire molte amministrazioni dello Stato.
Formazione dei datori di lavoro obbligatoria
L’introduzione dell’obbligo della formazione dei datori di lavoro è un provvedimento che potrebbe diventare operativo dopo il 30 giugno del 2022, scadenza del termine definito da questa norma affinché la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano ne definisca i criteri.
Creato un repertorio degli organismi paritetici presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali per rendere l’attività ispettiva più efficace
Viene infine creato un repertorio degli organismi paritetici presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Gli organismi paritetici sono enti in cui sono presenti rappresentanti delle organizzazioni dei datori di lavoro e di quelle dei lavoratori in pari numero, da cui il nome.