La ricerca globale Future Ready Lawyer 2022, pubblicata da Wolters Kluwer Legal & Regulatory, evidenzia l’importanza di utilizzare la tecnologia per l’attivazione di un processo decisionale più "smart", a partire dalla ricerca legale fino alla strategia del contenzioso, alla compliance e al pricing”.
Ne parliamo con Robert Ambrogi, avvocato e giornalista, Originario del Massachusetts, che si occupa di tecnologia legale e di internet da oltre 20 anni, principalmente sul suo blog LawSitesBlog.com e ora anche attraverso il podcast LawNext.com.
Quali sono secondo lei gli impatti a lungo termine più significativi che la pandemia avrà sulla professione legale?
La pandemia ha cambiato per sempre la fisiografia del settore legale, che oggi non risulta più legato agli uffici fisici o alle principali città metropolitane. Questo fenomeno genera nuove opportunità a molteplici livelli. I clienti aziendali che richiedono un servizio legale possono ora scegliere tra un ampio e variegato ventaglio di studi legali e fornitori di servizi alternativi (ALSP). Le attività virtuali permettono agli studi legali e ai fornitori di altri servizi legali di incrementare la loro efficienza e competitività, sia nei confronti dei clienti che dei talenti. E anche se i professionisti del settore stanno iniziando a tornare in ufficio, la professione non sarà più vincolata ad esso.
Considerando che le tecnologie “foundational” sono oramai largamente utilizzate, quali sono le altre tecnologie che un professionista del settore legale dovrebbe adottare per prime al fine di modernizzare effettivamente il proprio ambiente lavorativo?
Sebbene la pandemia abbia spinto ad accelerare l’adozione delle tecnologie “foundational”, la professione legale ha ancora strada da fare per garantirsi il successo in futuro. E cosa più importante, i professionisti del settore legale devono imparare a comprendere e utilizzare appieno i dati a ogni livello della loro attività. Se da un lato la tecnologia offre strumenti essenziali, dall’altro i dati forniscono le informazioni per utilizzare questi strumenti nel modo più efficiente possibile. I dati sono la chiave per attivare un processo decisionale più "smart", a partire dalla ricerca legale fino alla strategia del contenzioso, alla compliance e al pricing.
La pandemia ha rafforzato o indebolito le relazioni tra cliente e studio legale?
Per alcune realtà la pandemia ha rafforzato le relazioni tra cliente e studio legale, per altre le ha indebolite. L’elemento distintivo è il modo in cui uno studio ha risposto alla pandemia, e questo è dipeso, a sua volta, da quanto era preparato prima dello scoppio dell’emergenza. Gli studi con solide basi tecnologiche prima della pandemia sono stati maggiormente in grado di assicurare ai clienti la continuità del servizio nella fase pandemica. E con il perdurare della pandemia, quegli stessi studi hanno avuto maggiori probabilità di continuare a innovarsi in termini di servizio ai clienti. Gli studi che invece non potevano contare su basi tecnologiche solide hanno avuto serie difficoltà nell’assicurare ai propri clienti un servizio efficiente durante la pandemia e si sono visti costretti a mettersi velocemente in pari.