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Legale27 ottobre, 2023

Il ruolo dell’avvocato nelle cause di divorzio dopo la Riforma Cartabia

L’argomento è quanto mai attuale. Se è vero che la Riforma Cartabia in vigore dal 1° marzo 2023 ha reso il procedimento di separazione coniugale più snello e veloce (si parla, non a caso, di “divorzio breve”), questo non vuol dire che l’assistenza legale non sia più necessaria, anzi. Introducendo il nuovo processo unificato della famiglia e dei minori - non più, quindi, con un rito frammentato, ma con un rito unico – la riforma ha reso di fatto la figura dell’avvocato ancora più indispensabile. Vediamo perché.

Nei procedimenti di separazione consensuale, come quelli di divorzio congiunto, l’art. 473 bis 51 c.p.c prevede espressamente che il ricorso venga sottoscritto anche dai coniugi e, pertanto, è sottintesa l’obbligatorietà dell’assistenza tecnica dell’avvocato per entrambi (anche con la nomina di due difensori). L’avvocato, infatti, dovrà autenticare la firma dei propri clienti, i quali, contestualmente al deposito del ricorso dichiareranno le loro capacità reddituali, le condizioni di affidamento per i figli minori ed i rapporti economici, nonché espliciteranno se intendono avvalersi o meno della facoltà di sostituire l’udienza in presenza dinanzi al Giudice Relatore con il deposito di note scritte, a cui vi provvederà, il legale di fiducia nominato.

Nei procedimenti di separazione o divorzio, in cui i coniugi, invece, non hanno trovato un accordo né sugli aspetti personali, né sui rapporti economici - quali la divisione dei beni in comune, il mantenimento dei figli, la gestione quotidiana degli stessi, conseguente alla decisione di porre termine alla vita in comune - l’avvocato ha un compito fondamentale di indirizzo del proprio cliente e di consiglio. Si rende, infatti, obbligatoria per i coniugi dedurre e documentare sin dall’inizio del giudizio la situazione economica del nucleo familiare e delle abitudini di vita dei figli, per i quali il Tribunale dovrà prendere provvedimenti che potranno incidere sulla quotidianità e sull’aspetto relazionale, in caso di minori. È, quindi, importante che le parti in causa instaurino un rapporto di lealtà con il proprio avvocato, collaborando, con la consegna e produzione di documenti affidabili e completi, come le dichiarazioni dei redditi, gli estratti conto bancari e finanziari, le attestazioni di proprietà).

Lo stesso vale per la redazione del “piano genitoriale”, ovvero l’indicazione dettagliata della quotidianità del bambino, proiettandosi anche verso il futuro, con riferimento alle attività extrascolastiche, gli incontri con gli amici, le vacanze.

L’avvocato in queste attività può essere supportato da One LEGALE, un sistema in grado di fornire informazioni complete, autorevoli ed aggiornate, con un motore di ricerca semplice e veloce, per accedere con facilità a tutti i più completi archivi di giurisprudenza commentata e dottrina. One LEGALE è inoltre collegato a Kleos, il software che consente di condividere atti, documenti, e-mail e appuntamenti con tutto lo staff, lavorando in sicurezza da qualunque parte del mondo tramite cloud.

La collaborazione fattiva tra l’avvocato e il proprio cliente fornisce al magistrato una chiara immagine del nucleo familiare, e uno degli effetti è una notevole riduzione delle tempistiche del giudizio. Inoltre, se richiesto, per le parti si rende possibile introdurre in concomitanza con il medesimo ricorso di separazione anche la domanda di divorzio, che verrà trattata dopo il passaggio in giudicato della decisione sulla separazione.

I tempi possono variare per ogni Tribunale: si va da circa sei mesi per la separazione consensuale e il divorzio congiunto, a un anno quasi due per i procedimenti giudiziari.

Il contenuto è a cura dell’Avv. Anna Sagone e dal team Digital Marketing Wolters Kluwer Italia

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