Come saprete, dal 1° gennaio 2020, è scattato l’obbligo di emissione dello scontrino elettronico per tutti gli esercenti. A questo nuovo sistema devono attenersi artigiani, albergatori, ristoratori, partite Iva al regime dei minimi e forfettari con redditi annui inferiori ai 65.000 euro e tutti quegli operatori economici che emettono ricevute fiscali.
Nel complesso, in Italia, si tratta di oltre due milioni di attività. Il passaggio al nuovo sistema era già entrato in vigore da luglio dell’anno scorso per circa 200mila soggetti che nel 2018 avevano dichiarato un volume d’affari superiore a 400.000 euro. Si tratta di una rivoluzione a tutti gli effetti, sia per gli attori direttamente coinvolti, sia per i loro consulenti preferiti, ovvero voi commercialisti, per cui si apre l’ennesima grande sfida: rispondere alle tante domande, dubbi, perplessità di chi sta affrontando il cambiamento e, spesso, si ritrova a viverlo con ansia, proprio perché in uno stadio iniziale.
Proprio per questo è importante fare chiarezza sui punti chiave di questo cambiamento. Lo faremo insieme in questo articolo riassuntivo e in tanti altri contenuti che stiamo preparabdo per voi: un deciso passo avanti verso l’evoluzione digitale che già stiamo vivendo in moltissimi campi.
Innanzitutto: cos’è lo scontrino elettronico?
Il classico scontrino di carta sparirà e sarà sostituito dalla trasmissione elettronica dei dati necessari ai fini fiscali, i corrispettivi giornalieri. Bisognerà quindi dotarsi di registratori di cassa telematici per registrare e inviare i dati degli scontrini elettronici al fisco e per questo adeguamento lo Stato ha previsto un bonus. In alternativa sarà possibile usare un servizio gratuito messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Uno strumento dunque che rappresenta un ulteriore passo in avanti nel processo di dematerializzazione delle procedure fiscali e lotta all’evasione fiscale, dopo l’introduzione dell’obbligo di fattura elettronica B2B a partire dal primo gennaio 2019.
Cosa succederà il 1 luglio 2020?
A partire da questa data tutti i soggetti che effettuano le operazioni indicate dall’articolo 22 del DPR n. 633/1972, dovranno memorizzare elettronicamente e trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate i dati relativi ai propri corrispettivi giornalieri. Tale invio sostituisce la registrazione dei corrispettivi di cui all’articolo 24, comma 1 del DPR n. 633/1972. Fino a giugno non saranno previste sanzioni.
Cosa cambierà per gli esercenti?
I commercianti non faranno più lo scontrino cartaceo quando un loro cliente comprerà e pagherà qualche prodotto messo in vendita da loro. Il nuovo adempimento infatti consentirà di non avere più l’obbligo di emissione dello scontrino e ricevuta fiscale. Infatti, l’articolo 2, comma 5 del Decreto Legislativo 127/2015 indica che la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati dei corrispettivi sostituiranno le modalità di assolvimento dell’obbligo di certificazione fiscale dei corrispettivi, a oggi attuata con l’emissione dei predetti documenti. Inoltre, con questo metodo digitale, gli esercenti saranno sempre a conoscenza in tempo reale dell’andamento delle vendite, fare confronti con periodi passati, stilare statistiche sugli articoli più venduti… e probabilmente implementare il business in modo più agile.
E cosa cambierà per i clienti?
Non riceveranno più uno scontrino, ma un documento commerciale (non valido a fini fiscali), cartaceo o via mail che potrà essere usato per resi e garanzie.
Inoltre non potranno più essere sanzionati all’uscita del negozio in assenza dello scontrino. Grazie all’elettronico, i controlli anti evasione saranno fatti in modo globale e sistematico, con il tracciato telematico.
E… per i commercialisti?
Per voi non ci saranno sostanziali cambiamenti. Serviranno pazienza e professionalità, come sempre del resto! Sicuramente tutto questo porterà a una maggiore agilità nella condivisione dei dati sui corrispettivi per la contabilizzazione, senza dover estrarre dati da fonti varie e senza tenere appunti cartacei su eventuali informazioni aggiuntive. Insomma, anche il vostro lavoro, una volta preso piede il tutto, molto probabilmente diventerà meno dispendioso in termini di tempo e meno stressante per quanto riguarda il day by day. Dite che è poco? Noi pensiamo proprio di no!