Opportunità attivita stragiudiziale
Legale20 gennaio, 2023

Tutte le opportunità dell’attività stragiudiziale

Negli ultimi tempi, l’esercizio della professione forense è stato concepito quasi esclusivamente in funzione della rappresentanza in giudizio. Un esempio paradigmatico, tratto dalla quotidianità della vita dell’avvocato, è quella prassi di rendere al cliente una o più consulenze gratuite finalizzate a ricevere il mandato per poi introdurre l’azione giudiziaria.

Ma quali sono state le ragioni di questa tendenza?

Certamente ha pesato la “non esclusività” dell’attività giuridica stragiudiziale, insieme al fatto che una proliferazione di norme in materie sempre più specialistiche, abbia aperto il mercato a nuove figure di consulenti, diversi dall’avvocato.

Un' ulteriore spinta è stata data dalla modesta valorizzazione economica, nel tariffario forense del ruolo della consulenza e dell’attività stragiudiziale in generale.

In questo scenario, ormai consolidato, la crisi generata dalla pandemia di Covid-19 ha introdotto due fattori di potenziale cambiamento: la riforma della Giustizia legata al Piano nazionale di ripresa e resilienza, e la rapida implementazione tecnologica che ha investito tutto il comparto.

I cambiamenti della Riforma della Giustizia Civile

Il capitolo Giustizia legato al PNRR (Piano di Ripresa e Resilienza) non si limita a rattoppi del sistema giudiziario previgente, ma immagina un nuovo orizzonte culturale nel quale il ricorso alla decisione del Giudice diventi l’extrema ratio, entrando in gioco solo nel momento in cui la libertà negoziale delle parti, prima o durante il corso del giudizio non sia riuscita a trovare una soluzione condivisa della controversia.

Le novità della Riforma civile che ampliano gli spazi dell’attività stragiudiziale dell’avvocato sono, in sintesi:

  • l’estensione dell’area obbligatoria di mediazione alle controversie che investono rapporti di durata;
  • l’introduzione di incentivi fiscali per la mediazione, anche volontaria;
  • il riconoscimento del patrocinio a spese dello Stato per la mediazione e la negoziazione obbligatorie;
  • l’attuazione dei principi della legge delega sulla mediazione demandata dal giudice;
  • l’ampliamento dell’istituto della negoziazione assistita, con la possibilità, all’interno del procedimento stesso, di esperire una istruttoria stragiudiziale;
  • l’estensione della negoziazione assistita alle cause di lavoro;
  • la possibilità di riconoscere un assegno di divorzio in unica soluzione;
  • la possibilità di regolare con la negoziazione l’affidamento e mantenimento dei figli minori nati fuori del matrimonio.

Più riconoscimento per l’attività stragiudiziale nel nuovo tariffario forense

Il contributo dell’attività stragiudiziale dell’avvocato per prevenire o risolvere le controversie ha trovato riconoscimento anche nel recente aggiornamento delle tariffe forensi. Queste, in sintesi, le novità del D.M. n. 147/2022 che valorizzano l’attività stragiudiziale:

  • in caso di conciliazione o transazione della causa, l’avvocato ha diritto all’aumento di un quarto dell’importo dovuto per la fase decisionale della controversia;
  • nel caso in cui il procedimento di mediazione o la procedura di negoziazione assistita si concludano con un accordo tra le parti, fermo il compenso per la fase di conciliazione, i compensi per le fasi di attivazione e di negoziazione sono aumentati del 30 per cento;
  • il compenso orario che avvocato e cliente possono pattuire, viene quantificato tra un minimo di euro 200,00 ed un massimo di euro 500,00 per ciascuna ora o frazione di ora superiore a trenta minuti, da determinarsi, comunque, tra le parti in base alla loro autonomia negoziale.

Nuove tecnologie a servizio dell’attività stragiudiziale dell’avvocato

Nella nuova concezione che emerge dalla Riforma, l’attività dell’avvocato non sarà più concentrata esclusivamente sulla impostazione della causa giudiziale. Maggiore spazio avranno certamente le sedute in studio con il cliente, ma anche gli incontri con i colleghi che assistono le parti avverse, e quelli con i consulenti tecnici, anche a distanza, grazie all’utilizzo dei moderni programmi di videocollegamento.

Grazie all’utilizzo delle moderne banche dati, con sistemi di consultazione sempre più facili e funzionalità che consentono di restare quotidianamente aggiornati su una singola ricerca, anche l’attività di consulenza in ambiti settoriali, finora trascurata dall’avvocato a vantaggio di altre categorie professionali, potrà acquistare un nuovo respiro.

Per la buona riuscita degli accordi negoziali, sarà sempre più importante avere padronanza nella stesura dei singoli contratti, specie per quelli in materie più innovative, per i quali l’avvocato può avvalersi dell’ausilio di strumenti pratico-operativi presenti nelle più moderne banche dati, come in Experta Contratti, il modulo specialistico di One LEGALE.

Il contributo è in parte curato dall’avvocato Sara Occhipinti, in parte revisionato dal team Digital Marketing Wolters Kluwer Italia.

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