Mai come in questi ultimi anni abbiamo assistito a evoluzioni tecnologiche talmente radicali da essere state in grado di coinvolgere praticamente ogni aspetto della nostra esistenza. Basti pensare ai social network, che hanno letteralmente modificato la nostra modalità di comunicazione, non solo privata, ma anche lavorativa.
O semplicemente agli smartphone, attraverso i quali possiamo svolgere qualunque tipo di attività, da una semplice telefonata, al controllare, da remoto, la nostra abitazione.
Stiamo assistendo a una vera e propria rivoluzione, che coinvolge moltissimo anche il nostro lavoro. Scegliere di digitalizzare il proprio lavoro significa non solo restare al passo con i tempi, ma andare incontro a una serie di cambiamenti ed effetti positivi, basti pensare alla “scomparsa” di decine e decine di faldoni o alla maggiore agilità nella ricerca di documenti con conseguente risparmio di tempo da impiegare in questioni meno pratiche e noiose. Dalla firma digitale alla PEC, oggi pressoché tutto è fattibile a livello digitale, ma soprattutto a un elevato livello di sicurezza!
All’interno di uno Studio commercialista è importante anche adottare un aiuto in più, come un software in grado di gestire ogni processo.
Genya, per esempio, permette di coniugare efficienza e valore affiancando alle classiche funzionalità orientate agli adempimenti nuovi strumenti di business intelligence e collaborazione.
Si tratta di uno strumento in grado di favorire una gestione dello studio semplice, innovativa e funzionale, consentendovi di gestire il lavoro in mobilità, controllare le attività e il loro stato di avanzamento, monitorare in tempo reale le performance dei clienti.
Inoltre, nell’era digitale, il professionista ha bisogno di creare e mantenere un rapporto di condivisione, interazione e collaborazione costante con i propri clienti e, non a caso, l'attività di comunicazione e di condivisione delle informazioni e dei documenti tra professionista e cliente è oggi un elemento chiave per la gestione del business.
Le relazioni sono sempre più veloci e la necessità di avere subito sotto controllo dati, documenti e informazioni fa ormai parte del nostro quotidiano. Anche in questo potete lasciarvi affiancare da un software dedicato, che vi aiuterà a mantenere alta l’attenzione su tutti i vostri clienti, per non perdervi niente dei loro business e del percorso che state facendo insieme.
E se passiamo invece al lavoro in azienda, come possiamo scordarci dell’efficienza di un buon software gestionale?
La disorganizzazione in azienda, in termini di ruoli, carichi e flussi di lavoro, comporta problemi di produzione ed efficienza. Per evitarli e semplificare la gestione dei processi si utilizzano dei software gestionali, sistemi molto complessi che raggruppano diverse tecnologie informatiche e che apportano numerosi vantaggi in azienda.
I software gestionali si differenziano per dimensione (piccoli, medi, grandi), per funzionalità (gestione magazzino, gestione contabilità, gestione anagrafiche, gestione ciclo attivo, gestione ciclo passivo, gestione finanziaria etc) e per livelli di supporto.
I motivi per utilizzare un software gestionale sono diversi: dalla velocità e dallo snellimento dei flussi, al risparmio di tempo e costi; dall’unicità della base dati a un’interfaccia comune a tutti i collaboratori; dall’utilizzo da remoto alla possibilità di incrociare dati e reporting, il tutto in estrema sicurezza.
Ci sono software in grado di fare tutto questo, come per esempio Arca EVOLUTION, la soluzione ERP semplice e completa con la quale potrete controllare in maniera ottimale e in tempo reale la gestione dei processi aziendali, riducendone i tempi e migliorando la produttività. Un software gestionale modulabile e personalizzabile per qualsiasi settore, in grado di venire incontro alle esigenze di tutti.
Insomma, la digitalizzazione delle nostre professioni ormai è una realtà. Per molti non sarà così automatico decidere di affidarsi alla tecnologia, per fare tutto ciò che fino a ieri è stato fatto “manualmente”, o quasi! Ma spesso si tratta solo di un piccolo scoglio da superare.
E quando lo avrete superato vi resterà una sola domanda: perché non l’ho fatto prima?