Il primo gennaio 2019, in Italia, diventava per la prima volta obbligatoria l’emissione della fattura elettronica (e-fattura) nelle operazioni tra privati, a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti o stabiliti nel nostro Paese. La e-fattura veniva predisposta digitalmente, utilizzando un computer, un tablet o uno smartphone, e trasmessa elettronicamente al cliente tramite il Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.
Si è trattato di un cambiamento importante, che però non ha coinvolto tutti i lavoratori autonomi e tutte le partite iva. A lungo ci si è domandati quando sarebbe stata estesa anche “agli altri” e ora abbiamo una data: sarà il primo luglio di quest’anno.
Dal 1 luglio 2022 infatti entrerà in vigore l'obbligo di fatturazione elettronica per i contribuenti in regime forfettario. La misura è stata approvata in Consiglio dei Ministri (Cdm) il 13 aprile 2022 ed è contenuta nel Decreto Legge n.36/2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022.
Il cambiamento però non coinvolgerà tutti i forfettari. Vediamo insieme chi riguarderà, almeno fino al prossimo decreto e in che *numeri:
- I soggetti rientranti nel regime di vantaggio, di cui all’art. 27, commi 1 e 2, del D.L. n. 98/2011. Stiamo parlando di 133.712 unità, quindi il 5% del totale dei “nuovi arrivati” nel mondo della e-fattura.
- I soggetti rientranti nel regime forfetario, di cui all’art. 1, commi 54-89, della L. n. 190/2014. Stiamo parlando di ben 1.439.719, quindi il 56% del totale di coloro che entrano ora nel mondo della e-fattura.
- I soggetti che hanno esercitato l’opzione di cui agli artt. 1 e 2 della L. n. 398/1991 e che, nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito dall’esercizio di attività commerciali
proventi per un importo non superiore a 65.000 euro. Qui invece parliamo di 988.809 unità, pari al 39% del totale rientranti nella e-fattura.
A partire dal prossimo 1° luglio 2022 l'obbligo di fattura elettronica entrerà comunque in vigore esclusivamente per i contribuenti in regime forfettario che nell'anno precedente hanno percepito ricavi o compensi superiori a 25.000, mentre dal 1° gennaio 2024 l'obbligo si estenderà a tutti gli altri forfettari.
Ma effettivamente come si emette una fattura elettronica? È la domanda che la maggior parte dei soggetti coinvolti si sta ponendo ormai da qualche settimana, non senza una punta di preoccupazione. Perché i cambiamenti fanno sempre un po’ paura e quando c’è la tecnologia di mezzo… ancora di più!
Eppure non solo sarà più facile del previsto, ma permetterà anche di avere più semplicemente tutto sotto controllo, sia lato clienti che commercialisti. Soprattutto se questi si affideranno a un software in grado di venire incontro a ogni richiesta in modo semplice, intuitivo e sicuro.
Un software come Fattura SMART di Wolters Kluwer, il programma per gestire le fatture elettroniche, sia attive che passive, in modo automatizzato, completo e integrato. Con Fattura SMART i commercialisti potranno dotare i loro clienti di un servizio semplice e intuitivo per emettere, ricevere e inviare tutte le fatture, agevolando la gestione delle registrazioni contabili e mantenendo sotto controllo l’intero processo.
I vantaggi sono diversi, ma coinvolgono entrambe le parti. Eccone alcuni.
Vantaggi per lo studio:
- Controllo sulle fatture emesse e ricevute dai clienti ancora da consegnare
- Registrazione contabile delle fatture più rapida, efficiente e sicura
- Riduzione del tempo di registrazione
- Fidelizzazione dei clienti allo studio
Vantaggi per i clienti:
- Gestione del processo di fatturazione elettronica, sia attiva che passiva, semplice, automatizzata, completa e integrata
- Importazione automatica delle fatture di acquisto
- Cruscotti di monitoraggio del business in grado di tenere sotto controllo il fatturato, gli incassi, i pagamenti, ecc…
- Consegna attraverso un clic delle fatture emesse e ricevute dal commercialista
Le funzionalità di Fattura SMART sono molteplici e l’accessibilità da qualunque dispositivo rende veramente comodissimo questo software, soprattutto perché moltissimi clienti facenti parte del regime forfettario lavorano da remoto e spesso in giro per il mondo!
E allora cosa fare se non iniziare subito a provarlo? In fondo il primo luglio è alle porte. Ma niente paura: quando la tecnologia è ben studiata può fare davvero miracoli. Come, per esempio, tranquillizzare tutti!
*Dati pubblicati da Ipsoa sulle numeriche relative ai contribuenti in regime forfettario