Corporate Counsel nell'era digitale
Legale05 febbraio, 2021

Corporate Counsel nell'era digitale: competenze e opportunità

Fra le nuove figure professionali all’interno di un’azienda si pone il “Giurista d’Impresa”. Il suo compito principale consiste nel tutelare gli interessi giuridici dell’azienda in cui opera ed evitare o, quantomeno, ridurre i rischi di natura legale, ma al contempo identificando e favorendo situazioni giuridiche da cui l’azienda possa trarre benefici, infatti, valutando le conseguenze legali delle politiche gestionali dell’impresa, il giurista di impresa contribuisce alla creazione dei processi decisionali e gestionali della stessa.

In particolare, è chiamato a fornire giudizi circa l’attendibilità delle indicazioni legislative da adottare, offrendo all’azienda soluzioni che consentano un risparmio fiscale ed esaminando le alternative possibili in base ad un’analisi economica delle diverse opzioni.

Inoltre, con le sue specifiche competenze e fra i suoi vari compiti, deve assicurare che l’azienda presso la quale lavora, per quanto possibile, non subisca danni reputazionali.

Sul punto, doveroso rammentare che il danno all’immagine aziendale (o alla reputazione) aziendale è un danno non patrimoniale ma che può essere risarcito anche alle persone giuridiche.

Tale tipologia di danno comprende ogni lesione alla sfera giuridica pur non traducendosi in una perdita patrimoniale; ciò vuol dire che si ha una risarcibilità del danno non patrimoniale, ai sensi dell’art. 2059 c.c., quando viene leso un diritto inviolabile della persona non avente natura economica, ai sensi dell’art. 2 Cost. ed è proprio per tale contesto, che si potrebbe rivelare di non facile applicazione nei confronti delle persone giuridiche, si verifica pertanto in caso di diffamazione o in caso di eventi che recano nocumento.

Il Giurista di Impresa si colloca all’interno di un’azienda con un rapporto di lavoro subordinato, è laureato in Giurisprudenza oppure ha conseguito l'abilitazione all'esercizio della professione forense, ed opera nei campi del diritto che interessano la vita aziendale.

Si deve tuttavia precisare che il Giurista di impresa essendo legato all’azienda in cui opera da un rapporto di lavoro subordinato non può iscriversi all’albo professionale degli avvocati e, per le stesse ragioni non può neppure curare pratiche di propri clienti.

Quale legge regola la figura del giurista d’impresa?

In Italia non esiste una legge che ne prevede l'esistenza, ne delimita l'ambito di attività, la responsabilità o lo status giuridico.

Tale figura è comunque valorizzata grazie ad un’associazione nazionale l’'Associazione Italiana Giuristi di Impresa (A.I.G.I.) che è nata nel 1976 e rientra fra i suoi obiettivi anche la promozione dello status giuridico del Giurista di Impresa, si ricorda infatti che ha elaborato un Codice Deontologico che formalizza le regole di condotta dei Giuristi d'Impresa iscritti all'associazione verso l'impresa di appartenenza, fra colleghi e verso terze parti.

Inoltre, nel 2012 la legge di riforma della professione forense (Legge n. 247/2012) non ha inserito nessuna indicazione in merito al riconoscimento della categoria dei giuristi d'impresa, ma in seguito c’è stata un’apertura da parte delle Istituzioni; infatti il 17/12/2013 è stata accolta l'istanza di annotazione dell'AIGI nell'elenco delle Associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni non regolamentate. Da ciò consegue che grazie a tale iscrizione, ai sensi del DLGS 9.11.2007 n. 206 sarà possibile, per il tramite del Ministero, partecipare ai tavoli che verranno istituiti per la definizione delle "Piattaforme Comuni" a livello europeo per il riconoscimento delle relative qualifiche tra i vari stati.

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Quali sono i passaggi di livello del giurista d’impresa?

Quanto, alla progressione di carriera, indicativamente, ci sono quattro possibili passaggi di livello:

  • Legal specialist: ha una laurea in giurisprudenza ed esperienza di 1-3 anni nella posizione;
  • Legal counsel: esperienza nel ruolo oltre i 3 anni con maggiori capacità tecniche nell'azienda;
  • Senior Legal Counsel: ha competenze specifiche di solito entro i 7 anni di esperienza e si avvicina alla gestione aziendale;
  • Legal manager: ha circa 8 anni di esperienza nelle varie aree di specializzazione presenti in azienda.

Il percorso è sicuramente lungo ma può portare chi lo intraprende, nelle aziende di medie e grandi dimensioni, a ricoprire un ruolo di quadro o dirigente, acquisendo una importante autonomia decisionale, concretizzando: nella sua carriera il giurista d’impresa può ricoprire, in base alla tipologia di azienda, il ruolo di:

  • direttore di funzione: il legale è a capo dell’ufficio legale dell’azienda dopo un’esperienza nel ruolo di almeno 15 anni;
  • direttore per settore merceologico: gestisce un team di risorse dedicato ad un determinato settore dell’azienda.

Si arriva così al ruolo di vertice all’interno delle aziende di grandi dimensioni, il general counsel, che affianca direttamente l’amministratore delegato e il consiglio di amministrazione nella gestione di tematiche anche molto complesse.

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